“Nausicaa della Valle del Vento” di Hayao Miyazaki

(Giappone, 1984)

Tornato nelle nostre sale, dove rimarrà solo fino a domani, “Nausicaa della Valle del Vento” è forse l’unico vero e proprio manga – nell’accezione classica – del geniale maestro dell’animazione che è Hayao Miyazaki, ispirato direttamente dalle sue strisce omonime, pubblicate all’inizio degli anni Ottanta.

Se l’ombra dell’olocausto atomico è presente in molte delle opere del maestro giapponese (per lui che è nato nel 1941 il bombardamento nucleare di Hiroshima e Nagasaki è molto più di un semplice ricordo), “Nausicaa della Valle del Tempo” parte proprio 1000 anni dopo una disastrosa guerra planetaria.

Gli esseri umani sopravvissuti sono costretti a vivere ai margini del grande e incontenibile Mar Marcio, una sorta di foresta fluviale dominata da insetti di ogni dimensione, alcuni dei quali grandi come edifici.

Le piante del Mar Marcio emettono spore ed esalazioni velenose letali per gli esseri umani che, stolti, pensano di poter risolvere le cose ancora una volta con la violenza…

Grande manifesto ambientalista, venne presentato e supportato dal WWF alla sua uscita.

Anche se ufficialmente lo Studio Ghibli nasce solo nel 1985, “Nausicaa della Valle del Vento” è considerata la sua prima grande opera, frutto del genio e della collaborazione di Miyazaki con l’altro grande animatore nipponico Isao Takahata (regista del recente “Storia della principessa splendente”).

Che aspettate? Vi rimane solo fino a domani per vederlo sul grande schermo!

“Quando c’era Marnie” di Hiromasa Yonebayashi

(Giappone, 2014)

E’ passato fugacemente per le sale italiane “Quando c’era Marnie” di Hiromasa Yonebayashi (già regista di “Arietty – Il mondo segreto sotto il pavimento” e stretto collaboratore del maestro Miyazaki), prodotto dallo Studio Ghibli che ha già annunciato – sob! – la momentanea chiusura a causa del flop commerciale de “La storia della principessa splendente” e del ritiro dello stesso Miyazaki.

Tratto dall’omonimo libro della scrittrice britannica Joan Gale Robinson, edito nel 1967, e fra i 50 libri che più hanno influenzato l’opera di Hayao Miyazaki, “Quando c’era Marnie” ci racconta la difficile adolescenza della tredicenne Anna, rimasta orfana a tre anni e per questo adottata.

Sulla sua strada incontrerà, tra sogno e realtà, una coetanea con un fascino e una dolcezza particolari, a cui si sentirà profondamente legata…

Un’opera delicata e struggente che, come tutti i film dello studio Ghibli, merita senz’altro di essere vista.

“La storia della principessa splendente” di Isao Takahata

(Giappone, 2013)

Dal mitico Studio Ghibli di Hayao Miyazaki arriva questo splendido e crepuscolare “La storia della principessa splendente” diretto Isao Takahata, amico e collega di Miyazaki già dai tempi di “Lupin III”.

Se la storia di Gemma di Bambù è affascinante già di per se stessa, con le immagini di Takahata – che a tutti gli effetti sono una vera e propria opera d’arte – e la loro fantastica animazione, parliamo di 137 minuti struggenti e indimenticabili.

La gioia di vivere e di scoprire il mondo “nonostante tutto” caratterizza le opere del maestro Miyazaki, mentre una languida ma irresistibile tristezza segna invece quelle di Takahata, come nel bellissimo “La tomba per le lucciole” dedicato all’immane tragedia di Hiroshima.

Da vedere.