“Miyo – Un amore felino” di Jun’ichi Satō e Tomotaka Shibayama

(Giappone, 2020)

L’adolescenza non è mai semplice, soprattutto se si è figli unici ed i propri genitori si sono separati. Ma la giovane e solitaria Miyo affronta la sua vita sempre col sorriso sulle labbra, nonostante i drammi interiori che l’affliggono.

La sua vita sembra finalmente avere un senso quando una sera incontra un enorme e magico gatto che le offre una maschera da felino che potrà indossare a suo piacimento che le consentirà di diventare un piccolo felino. La sera stessa Miyo la prove e finisce casualmente fra le braccia di Hinode, un suo compagno di classe.

Hinode prende a ben volere la piccola gattina che battezza Tarō – in ricordo del suo cane ormai scomparso da anni – e alla quale confida tutti i suoi segreti e problemi. Conoscere intimamente Hinode porta Miyo ad innamorarsi di lui, ma diventa sempre più difficile per la ragazza conciliare la vita diurna da adolescente e quella notturna da gatto.

Fra la madre che l’ha abbandonata quando era ancora una bambina, e la nuova compagna del padre con la quale Miyo non riesce ad instaurare un vero rapporto, oltre ai soliti bulli a scuola, la vita felina sembra essere l’unica sostenibile. E così quando il grosso gatto le propone lo scambio definitivo fra la maschera da gatto e quella da umana, Miyo accetta. Ma tutto ha un costo, e spesso molto alto…

Delizioso anime all’insegna della grande tradizione nipponica che li vede fra i più efficaci mezzi per parlare dei travagli dell’adolescenza, soprattutto quelli delle ragazze. Scritto da Mari Okada, il film ci parla con garbo e delicatezza di una delle fasi più complicate della nostra vita.

E ovviamente, visto che è Giapponese, nel film non potevano mancare i gatti, così come nei deliziosi “I sospiri del mio cuore” e il suo spin-off “La ricompensa del gatto“.

“I sospiri del mio cuore” di Yoshifumi Kondō

(Giappone, 1995)

Questo struggente film diretto da Yoshifumi Kondō e scritto da Hayao Miyazaki, è ispirato al manga per ragazze “Sospiri del cuore” di Aoi Hiiragi. Prodotto e realizzato dallo Studio Ghibli, nasce da un’idea dello stesso Miyazaki.

Il maestro del cinema d’animazione giapponese è stato sempre attento al mondo dell’infanzia e dell’adolescenza, e la sua sensibilità si respira tutta in questa bellissima pellicola.

Shizuku è una stundetessa delle medie in vacanze per l’estate. La sua passione è la lettura e così si reca quasi ogni giorno nella biblioteca civica della città o in quella della sua scuola per prendere sempre nuovi libri in prestito.

Casualmente si accorge che un certo Seiji Amasawa ha preso sempre prima tutti i libri che lei chiede in prestito. Intanto, una mattina incontra casualmente un gatto che la porta in un particolarissimo negozio di antiquariato dove è esposta, tra le altre cose originali, una statuetta rappresentante un gatto antropomorfo che si chiama Baron. La strana magia che ruota intorno al gatto cambierà la sua esistenza facendole decidere di diventare scrittrice e permettendole di incontrare il nipote dell’antiquario…

Stupenda pellicola di formazione su un’età così particolare. Da ricordare anche la canzone “Take Me Home, Country Road” di John Denver che la stessa Shizuku tenta più volte di tradurre e adattare in giapponese.

Nel 2002 viene realizzato sempre dallo Studio Ghibli lo spin-off “La ricompensa del gatto” ispirato al gatto Baron di questo film.

“La ricompensa del gatto” di Hiroyuki Morita

(Giappone, 2002)

La Lucky Red di Andrea Occhipinti – fra i più oculati e attenti distributori italiani – cura, per il nostro benessere intellettuale ed emotivo, una splendida nuova – e purtroppo molto breve – uscita nelle nostre sale dei capolavori prodotti dallo Studio Ghibli nel corso degli ultimi trent’anni.

Ieri e oggi tocca a “La ricompensa del gatto” di Hiroyuki Morita, vero e proprio spin-off dell’altrettanto splendido “I sospiri del mio cuore” diretto da Yoshifumi Kondō e scritto da Hayao Miyazaki e ispirato al manga per ragazze “Sospiri del cuore” di Aoi Hiiragi.

Ed è lo stesso Miyazaki ad avere l’idea per un cortometraggio che poi si svilupperà in un lungometraggio di cui curerà il progetto ed affiderà la regia a Hiroyuki Morita.

Haru è un’adolescente goffa e solitaria che spesso si caccia in situazioni scomode e imbarazzanti. Un pomeriggio, mentre torna a casa dalla scuola, salva eroicamente un gatto che sta per essere investito da un camion.

La notte stessa, davanti alla sua porta, si ferma un imponente corteo di gatti che camminano sulle zampe posteriori. E’ il corteo reale condotto dal re dei gatti in persona venuto a ringraziarla per aver salvato la vita al suo unico figlio.

Come ricompensa Haru dovrà sposare lo stesso principe ereditario e vivere per sempre nel paese dei felini. Confusa e preoccupata Haru cerca qualcuno che le creda e, soprattutto, l’aiuti. L’unico che sembra poterlo fare è il gatto Baron…

Bellissimo, da far vedere a scuola, e immancabile per chi ama il maestro giapponese e gli animali.