(USA/Francia, 2023)
Woody Allen torna a parlarci dell’importanza della fortuna nella vita.
Dopo il bellissimo “Match Point” il genio newyorkese ci racconta una nuova storia di amore, desiderio e delitto. Questa volta siamo a Parigi, dove vive Fanny Moreau (Lou de Laâge) e lavora presso una prestigiosa casa d’aste. Una mattina – …per caso – incontra per strada Alain (Niels Schneider) un suo vecchio compagno di liceo, ai tempi in cui entrambi vivevano a New York.
Fanny racconta ad Alain di essere diventata la signora Fournier, sposa devota di Jean Fournier (un bravissimo Melvil Poupaud) facoltoso personaggio di rilievo dell’alta finanza transalpina. Alain, invece, fa lo scrittore e dopo aver girato il mondo, sta finendo di scrivere il suo ultimo romanzo nella capitale francese.
Fanny accetta piacevolmente i successivi inviti di Alain a pranzo, mentre il ruolo di “moglie trofeo” nel quale l’ha incastonata Jean le inizia a stare sempre più stretto. Ma Jean, per arrivare dove è arrivato nel mondo della finanza, ha imparato a provocarla la fortuna e non più ad aspettarla, e tutte le cose che vuole le prende, come qualche tempo prima ha “preso” Fanny, e non è certo disposto a perderle facilmente. A casa Fournier, intanto, arriva Camille (Valérie Lemercier), la madre di Fanny, che ha un carattere e un approccio alla vita molto simile a quello di Jean. Infatti, come al genero, anche a Camille piace molto fare trekking e andare a caccia di cervi…
Scritto e diretto, ma non interpretato, da Allen questo film ci ricorda come l’autore americano sia particolarmente bravo a raccontare drammi, e non solo commedie. L’anima tragica di Allen – che lui stesso più volte ha reclamato in varie interviste – ci regala un racconto delizioso delle debolezze, delle ingenuità e delle cattiverie di noi esseri umani che, indipendentemente dal nostro status o conto bancario, siamo preda di atti e desideri spesso profondi e senza remore. Ma alla fine, di questo prima o poi tutti se ne devono fare una ragione, a far oscillare l’ago del destino ci pensa sempre e solo lei: la Dea Fortuna.
E poi Woody Allen in questa pellicola ci ricorda anche quanto possa essere inutilmente crudele la caccia …chapeau!