(USA, 2013)
Il visionario Spike Jonze firma questo bel film ambientato in un futuro prossimo dominato dai computer, e il cui nocciolo – nella migliore tradizione dei migliori film di fantascienza – è basato su una delle grandi domande che si pone l’essere umano: che cos’è l’amore? E, soprattutto, in amore vince chi prende o chi si dà?
Con una sceneggiatura geniale – vincitrice dell’Oscar e del Golden Globe e di cui non anticipo nulla proprio per godersela al meglio – “Lei” si basa sulle grandi interpretazioni di Joaquin Phoenix e di Scarlett Johansson che dona la voce – solo la voce! – a Lei, e per questa interpretazione esclusivamente “sonora” vincitrice del premio di miglior attrice al Festival del Cinema di Roma.
Purtroppo è impossibile non parlare specificatamente della versione italiana in cui è stata scelta una voce per il personaggio interpretato da Scarlett Johansson, differente da quella solita, attenta a pronunciare in perfetto inglese il nome del protagonista ma che – ovviamente a mio modesto parere – non riesce a donare la profondità e la sensualità di quella originale dell’attrice americana.
E allora ci si chiede: perché la Johansson non è stata doppiata (come accade fortunatamente da anni) da Ilaria Stagni, grande doppiatrice di Bart Simpson e allo stesso tempo proprietaria di quella voce profonda e suadente che ha segnato per noi film come “Match Point” o “Lost in Translation”?
Ai posteri l’ardua sentenza, e comunque bisogna rivedere il film in lingua originale per apprezzarlo al meglio e rendersi conto della bravura della Johansson.