(1970/2007, Archinto)
Devo essere sincero, a parte “Dracula” di Bram Stoker, i romanzi epistolari non mi entusiasmano. Ma questo romanzo autobiografico di Helene Hanff è davvero appassionante.
A partire dalla Seconda Guerra Mondiale, la Hanff intreccia una lunga corrispondenza con Frank P. Doel, commesso di una vecchia libreria antiquaria di Londra (sita appunto all’84 di Charing Cross Road) che riesce a soddisfare tutte le sue più esigenti richieste in qualità di giovane scrittrice newyorkese appassionata di saggi del Settecento.
Anche se fra i due si interpone l’oceano Atlantico, con il passare degli anni, e dei libri, le loro affinità elettive si intrecciano sempre più. Ma Helene avrà i mezzi, e forse il coraggio, di visitare Londra solo quando la libreria avrà chiuso i battenti e Frank P. Doel sarà scomparso.
Nel 1987 David Hugh Jones porta, con particolare maestria, il romanzo sul grande schermo con l’indimenticabile Anne Bancroft nel ruolo di Helene e Anthony Hopkins in quello di Doel.