(Francia/Italia, 1970)
Sono un amante delle opere di Giorgio Scerbanenco esattamente come amo quelle di Stephen King.
Oltre a questo, i due grandi scrittori hanno in comune i pochi adattamenti cinematografici dei loro scritti degni di nota.
E se King può vantare almeno vari grandi film ispirati alle sue opere, Scerbanenco invece neanche quelli visto che (escludendo “I ragazzi del massacro” di Ferdinando Di Leo e “La morte risale a ieri sera” di Duccio Tessari) tutte le trasposizioni cinematografiche delle sue opere sono irrispettose del suo grande genio letterario.
A partire da questo film, tratto dallo splendido “Venere privata” del 1966, che se in alcuni momenti sfiora le atmosfere del romanzo, manca invece totalmente i protagonisti e soprattutto la trama cruda e sottile, riducendola a quella di un semplice poliziottesco con pruriti erotici.
Perché lo metto nel Mio Trash?
Perché si apre col nudo integrale di un’avvenente Raffaella Carrà, basta?