(2006, Rizzoli)
Il viaggio che si fa leggendo la raccolta dei nove racconti firmati da Michael Chabon (classe 1963) è interessante, divertente e a volte doloroso, ma merita di essere fatto.
Il mio preferito?
“Il figlio del licantropo” che, come gli altri, non ha nulla a che vedere con le lune piene, le creature fantastiche o le pallottole d’argento, ma parla semplicemente della vita quotidiana e dei suoi “mostri” del tutto umani.
E poi qualcuno dice che il formato racconto è obsoleto…