(Italia, 1980)
Italo Terzoli ed Enrico Vaime sono stati una delle coppie di autori più prolifiche e divertenti del nostro spettacolo. Dopo il successo della seconda edizione di “Rugantino” con Enrico Montesano, il duo scrive uno spettacolo ad hoc per il comico romano, prodotto dalla grande ditta Garinei & Giovannini, con le musiche del maestro Armando Trovajoli e la regia dello stesso Pietro Garinei.
In una domenica di riposo, un attore (Montesano) porta suo figlio, appena adolescente, Chicco dietro le quinte del teatro nel quale dovrà allestire il suo nuovo spettacolo. Lui stesso non sa esattamente come sarà, e allora insieme al figlio esplora tutti i generi che hanno fatto grande il teatro italiano del Novecento. Grazie ad una serie di esilaranti imitazioni sul palcoscenico passano tutti i più grandi: da De Filippo a Gassman, da Rascel a Totò.
Con le coreografie di Gino Landi, Enrico Montesano si dimostra attore eclettico e di razza, un vero animale da palcoscenico. Ad oltre trent’anni di distanza, solo pochissime battute di Terzoli & Vaime appaiono un pò datate, legate soprattutto ai nomi della famigerata Prima Repubblica. Ma la restante critica al popolo furbetto che abita lo Stivale è sempre graffiante e attuale.
Parlando poi di Montesano, non si può non apprezzarne la bravura, che sembra aver ispirato tanto quella di alcuni comici di oggi, come per esempio Enrico Brignano o Giorgio Panariello.