(UK, 1993)
La vita di Clive Staples Lewis (1898-1963), nonostante la sua fede granitica, non è stata sentimentalmente facile. A dieci anni perde la madre e si rifugia nello studio, che diverrà la sua professione, visto che dopo la laurea gli verrà assegnata la cattedra di Lingua e Letteratura Inglese all’Università di Oxford.
Divenuto famoso a livello mondiale con il ciclo di raccoti fantastici per ragazzi (e non solo) “Le cronache di Narnia”, Staples agli inizi degli anni Cinquanta incontra quasi per caso una sua ammiratrice, l’americana Joy Gresham. Fra i due, veri e propri mondi distanti, nasce incredibilmente un sentimento molto particolare.
A questa vicenda si ispira “Viaggio in Inghilterra” diretto dal maestro Richard Attenborough che ricostruisce le vicende sentimentali di uno dei più famosi scrittori del Novecento che, suo malgrado, dovette confrontarsi più volte col dolore della perdita. Infatti, la Gresham scoprirà di essere affetta da un cancro alle ossa e perirà nel 1960, dopo appena tre anni di matrimonio con Lewis.
Nel film di Attenborough (che in originale si intitola “Shadowlands”, titolo che si ispira ai racconti di Lewis che nascono e vivono in una terra di ombre) il grande Anthony Hopkins interpreta magistralmente C.S. Lewis e Debra Winger la Gresham.
Davvero una grande pellicola.