(2011, Einaudi)
Di autobiografie, soprattutto nel mondo dello sport, ce ne sono molte ma questa, scritta da Agassi insieme ad Alfred A. Knopf, è una delle più interessanti.
E’ il lucido affresco di un’infanzia e un’adolescenza di un ragazzo come tanti, passata dietro una racchetta costretto da un padre fissato – in maniera maniacale – del tennis. Grandi vittorie e dolorose sconfitte sui campi di tutto il mondo, quasi sempre in un’amara e incredibile solitudine.
Il matrimonio con Brooke Shields e il suo naufragio, la nuova vita sentimentale con Steffi Graf e la nascita dei loro due figli, il tutto raccontato con uno stile lucido e coinvolgente. Indimenticabile il giorno della presentazione delle rispettive famiglie quando i due padri, il signor Agassi e il signor Graf, finiscono quasi per picchiarsi per dimostrare chi ha insegnato il tennis migliore al proprio figlio.
Finito il libro diventa fin troppo chiaro perché Agassi e la Graf auspicano che i loro figli di facciano tutto nella vita …tranne che giocare a tennis.