(1984, Italia)
Mario (Troisi) e Saverio (Benigni), rispettivamente bidello (come si chiamava allora) e insegnate di una piccola scuola elementare nella provincia toscana, si ritrovano magicamente a Frittole nel 1492.
Preoccupato per la sorte della sorella Gabriellina, sedotta e abbandonata da un americano sette anni prima, Saverio vuole approfittare della situazione e correre a Palos per fermare Cristoforo Colombo.
Ma la trama, anche se originale, non è così importante rispetto alla genialità comica dei due protagonisti che trasformano ogni situazione in una vera e irresistibile gag. La spiegazione del gioco della scopa e del termometro a Leonardo da Vinci (un grande Paolo Bonacelli) continua a farmi piangere dal ridere. Una delle migliori testimonianze del genio comico italiano.
Non è un caso che nel decennio successivo, con carriere cinematografiche (purtroppo!) separate, tutti e due siano arrivati alla soglia degli Oscar.
Pingback: “I 2 superpiedi quasi piatti” di E.B. Clucher | Valerio Tagliaferri