“La vita di Chuck” di Stephen King

(Sperling & Kupfer, 2020)

“La vita di Chuck” è il secondo racconto della raccolta “Se scorre il sangue” – dopo “Il telefono del signor Harrigan” e prima di “Se scorre il sangue” che dona il titolo alla raccolta, e “Ratto” – ed è, in assoluto, uno dei più emozionanti e struggenti scritti dal maestro Stephen King.

Diviso in tre: “Atto III: Grazie, Chuck!”, “Atto II: Artisti di strada” e “Atto I: Contengo moltitudinI” già dai titoli si comprende che le parti sono cronologicamente invertite, ovvero la parte finale della storia è la prima che si legge, quella centrale è la seconda, e l’inizio si assapora alla fine.

Marty Anderson, un uomo di mezza età come ce ne sono tanti, finito di lavorare sale in auto per tornare a casa. Ma la superstrada che percorre quotidianamente è completamente bloccata da un terribile ingorgo. Alla radio, intanto, arrivano notizie inquietanti di terribili terremoti e cataclismi che stanno investendo non solo gli Stati Uniti, ma tutto il pianeta. Fermo nel traffico, Marty nota un grande manifesto pubblicitario con la scritta “39 SPLENDIDI ANNI! GRAZIE, CHUCK!”.

Quando Marty, finalmente, riesce a lasciare la superstrada è ormai sera inoltrata e l’atmosfera che si respira è sempre più tesa e preoccupante, e così l’uomo decide di andare a salutare la sua ex moglie Felicia, punto di riferimento emotivo della sua vita. Intanto, su ogni cartellone o schermo, nonché su internet e in televisione, appare la scritta pubblicitaria con accanto l’immagine di Chuck. Nel frattempo, in un letto d’ospedale, Charles “Chuck” Krantz perde definitivamente la sua battaglia contro un inesorabile tumore al cervello. Le stelle nel cielo…

Raccontare di più sarebbe una vera offesa a chi questo splendido racconto non lo ha ancora letto, nonché al genio assoluto che lo ha scritto. In questi tre atti, se davvero ce ne fosse ancora bisogno, King ci mostra ancora una volta che grande scrittore è, senza dubbio fra i più rilevanti della letteratura mondiale degli ultimi quarant’anni, almeno.

Da leggere, assolutamente.

Per la chicca: è in lavorazione l’adattamento cinematografico “The Life of Chuck” diretto da Mike Flanagan che ha scritto anche la sceneggiatura, con Tom Hiddleston nei panni di Chuck, Chiwetel Ejiofor in quelli di Marty Anderson e, fra gli altri, Mark Hamill e Karen Gillan.

“Crimson Peak” di Guillermo Del Toro

(USA, 2015)

Che Guillermo Del Toro sia uno dei più geniali e visionari registi contemporanei è ormai un dato di fatto, e in questo film ce lo ricorda molto bene, omaggiando poi un genio immortale come Alfred Hitchcock.

“Crimson Peak”, infatti, è colmo di citazioni delle opere più grandi del regista inglese, e nessuna delle quali gratuita. Da “Notorius – L’Amante perduta” a “Rebecca la prima moglie”, passando per “Il sospetto” e “Psyco”.

Ma Del Toro va oltre: riesce a toccare le vette di Hitchcock in quella che era la sua grande capacità di trasmettere ansia, angoscia e intimo disagio che provoca la morbosità ossessiva, che in “La donna che visse due volte” tocca forse il suo apice.

1887: la notte dopo il funerale della madre morta di colera, la piccola Edith Cushing (senza dubbio omaggio al grande attore inglese Peter Cushing, protagonista di numerosi e famosi film horror anni Sessanta e Settanta, nonché governatore Tarkin nel primo e immortale “Guerre Stellari”) piange nel suo letto quando il fantasma inquietante della madre la urla: “Guardati da Crimson Peak!”, per poi scomparire.

Alle soglie del XX secolo Edith Cushing (Mia Wasikowska), giovane figlia unica del ricco costruttore americano Carter Cushing, vorrebbe fare la scrittrice di libri sui fantasmi, ma il mondo dell’editoria di Buffalo – e non solo… – non riesce a concepire una donna che non scriva romanzi d’amore.

La vita serena fra padre e figlia viene turbata dall’arrivo in città del giovane e affascinante Sir Thomas Sharpe (un bravo Tom Hiddleston, già F.S. Fitzgerald per Woody Allen in “Midnight in Paris”) e della sorella Lady Lucille (una stratosferica Jessica Chastain). Il giovane baronetto inglese, infatti, non nasconde il profondo interesse che prova per Edith, ma…

Scritto dallo stesso Guillermo Del Toro insieme a Matthew Robbins – cosceneggatore di numerosi film di Steven Spielberg – “Crimson Peak” è un gran bel film, grazie anche ad un cast davvero di primo ordine tra cui spicca una Jessica Chastain davvero da Oscar.

Da vedere.