(Sperling & Kupfer, 2014)
E’ inutile borbottare, il Re è sempre il Re!
E anche in quest’ultima sua opera, che forse non ti inchioda alla poltrona come altre, esce fuori il grande scrittore che è.
King ci racconta un’anomala caccia a un serial killer – che indossa una maschera da …clown – da parte di un poliziotto in pensione, Bill Hodges, sovrappeso e in totale solitudine. Il killer, una volta fatta franca, sfiderà apertamente Bill tentando di distruggerlo emotivamente.
Ma sulla strada dell’ex poliziotto capitano l’adolescente e volitivo Jerome Robinson e Holly Gibney, cugina di una delle vittime del killer che, nonostante le sue grandi e profonde insicurezze di donna sola e schiacciata dalla figura materna, decide di aiutarlo.
Ma come sempre, in tutti i grandi romanzi del Re, i mostri che fanno più paura, quelli implacabili e senza pietà, sono quelli presi dalla vita reale e non dalla fantasia.
E poi, far ammazzare barbaramente dei disoccupati che hanno appena passato la notte in fila per sperare di trovare un posto di lavoro, oltre ad essere un tragico segno dei tempi, è la firma di un grande narratore.
Da leggere …naturalmente.
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