(USA, 1967)
Questo film di Gene Saks sta per compiere mezzo secolo ma, grazie alla sua scrittura e alla bravura dei suoi protagonisti, è sempre fresco e brillante.
E’ vero che l’omonima commedia – scritta da Neil Simon nel 1963 e diretta in teatro da Mike Nichols – è uno dei capolavori comici del XX secolo, ma la classe non è acqua e basta un niente per rovinare un adattamento.
Ma Saks coglie a pieno lo spirito innovativo del testo di Simon e, soprattutto, la sua freschezza. Non a caso per il ruolo di Paul sceglie lo stesso giovane attore che da quattro anni lo interpreta in teatro: Robert Redford, mentre per quello di Corie la giovane ma già conosciuta Jane Fonda, che con Redford aveva lavorato ne “La Caccia” di Arthur Penn.
Il resto è storia del cinema: con alcune battute davvero memorabili, le gambe infinte di Jane Fonda, lo sguardo irresistibile di Robert Redford e soprattutto una grande anticipazione.
Proprio alla vigilia di quell’infausto 1968 – al quale ancora qualche triste nostalgico si aggrappa disperato – Neil Simon ci dice quale potrà essere una delle vere rivoluzioni sociali: la pacata e morigerata normalità nel rapporto di coppia.
Lui si che è un genio rivoluzionario!
Pingback: “Le nostre anime di notte” di Ritesh Batra | Valerio Tagliaferri
Pingback: “Prigioniero della Seconda Strada” di Melvin Frank | Valerio Tagliaferri