“Anon” di Andrew Niccol

(USA/UK/Canada/Germania, 2018)

Il neozelandese Andrew Niccol – già autore e regista dello splendido “Gattaca – La porta dell’universo” e autore dello script di “The Truman Show” – è forse il regista cinematografico che più si avvicina all’anima irrisolta dei grandi quesiti che ci ha posto l’immortale Philip K. Dick.

Se con “Gattaca” si – e ci… – domandava come sarebbe stata la società quando gli esseri umani avrebbero potuto controllare e rendere “perfetto” il DNA dei nascituri; con questo “Anon” s’interroga su dove potrebbe arrivare il controllo assoluto delle persone.

Sal Frieland (un ruvido Clive Owen) è un detective della Polizia con un passato tragico, divorziato e alcolista. Il suo lavoro è molto più facile di quello dei suoi predecessori, visti i mezzi tecnologici a disposizione delle Forze dell’Ordine.

Ormai, infatti, tutto quello che le persone vedono e vivono viene registrato – attraverso i loro occhi – su infiniti database che i tutori della legge posso consultare semplicemente con uno sguardo.

Quando però Sal incappa in alcuni omicidi commessi da un “invisibile” hacker che si fa chiamare Anon (Amanda Seyfried con un caschetto nero alla Mia Wallace che è tutto un programma), le cose diventano complicate…

Un bel film, con davvero delle belle immagini.

“The Clapper” di Dito Montiel

(USA, 2017)

“Clapper” letteralmente sarebbe l'”applauditore”, ma viene compreso nei termini italiani comparsa o figurante. E’ facendo questo lavoro in numerose promozioni televisive che Eddie Krumble (Ed Helms, già protagonista dei film della serie “Una notte da leoni”) sbarca il lunario.

La sua è stata un’esistenza sfortunata, oppresso da una madre ingombrante – ma dal cuore grande – è stato sposato, ma il matrimonio è finito nel modo più triste. Così per trovare sollievo al dolore ha iniziato a frequentare gli studi televisivi come figurante.

Il suo aspetto grigio e comune lo aiutano nel lavoro dove usa anche baffi posticci e cappelli. Facendo benzina in un distributore aperto 24 ore su 24, Eddie incontra Judy (Amanda Seyfried) la ragazza della cassa, che apprezza e ricambia il suo interesse.

Le cose per Eddie sembrano finalmente tornare ad avere un equilibrio positivo, ma una sera, in un famoso Late Show, il conduttore presenta un servizio dedicato proprio a lui con numerose scene tratte dalle promozioni televisive in cui sorride, applaude e pone domande palesemente guidate sul prodotto presentato. Parte così una caccia mediatica al figurante sconosciuto, caccia che ovviamente travolgerà la vita privata e lavorativa di Eddie…

Scritta e diretta da Dito Montiel (già regista di “Guida per riconoscere i tuoi santi”) – autore anche del romanzo a cui è ispirato – “The Clapper”, oltre ad essere una divertente e originale commedia, è anche una graffiante critica alla televisione che nonostante la fama che porta, fagocita tutto.