“Lei” di Spike Jonze

(USA, 2013)

Il visionario Spike Jonze firma questo bel film ambientato in un futuro prossimo dominato dai computer, e il cui nocciolo – nella migliore tradizione dei migliori film di fantascienza – è basato su una delle grandi domande che si pone l’essere umano: che cos’è l’amore? E, soprattutto, in amore vince chi prende o chi si dà?

Con una sceneggiatura geniale – vincitrice dell’Oscar e del Golden Globe e di cui non anticipo nulla proprio per godersela al meglio – “Lei” si basa sulle grandi interpretazioni di Joaquin Phoenix e di Scarlett Johansson che dona la voce – solo la voce! – a Lei, e per questa interpretazione esclusivamente “sonora” vincitrice del premio di miglior attrice al Festival del Cinema di Roma.

Purtroppo è impossibile non parlare specificatamente della versione italiana in cui è stata scelta una voce per il personaggio interpretato da Scarlett Johansson, differente da quella solita, attenta a pronunciare in perfetto inglese il nome del protagonista ma che – ovviamente a mio modesto parere – non riesce a donare la profondità e la sensualità di quella originale dell’attrice americana.

E allora ci si chiede: perché la Johansson non è stata doppiata (come accade fortunatamente da anni) da Ilaria Stagni, grande doppiatrice di Bart Simpson e allo stesso tempo proprietaria di quella voce profonda e suadente che ha segnato per noi film come “Match Point” o “Lost in Translation”?

Ai posteri l’ardua sentenza, e comunque bisogna rivedere il film in lingua originale per apprezzarlo al meglio e rendersi conto della bravura della Johansson.

“Nel paese delle creature selvagge” di Spike Jonze

(USA/Australia/Germania, 2009)

Chiariamo subito che non è un film sull’Italia di oggi!

Ma il visionario Spike Jonze firma l’adattamento cinematografico più famoso del libro di Maurice Sendak “Nel paese dei mostri selvaggi” pubblicato per la prima volta nel 1963, il cui protagonista è Max, un ragazzino scontroso che dopo l’ennesima lite con la madre – alla quale rifila anche un morso – scappa di casa.

La sua fuga lo porterà su un’isola abitata da enormi creature che, invece di mangiarlo, lo assecondano nominandolo loro Re. Max così è libero di ordinare ai suoi nuovi sudditi ogni tipo di gioco o divertimento sfrenato e spesso violento. Ma ogni tipo di convivenza ha bisogno di regole e così…

Le immagini e gli effetti visivi del film sono davvero emozionanti, proprio nello stile del regista di “Essere John Malkovich”. Anche se per me non è una pellicola per ragazzi “Nel paese delle creature selvagge” è davvero un bel film e, ripeto, non parla del momento storico che sta vivendo il oggi il nostro di Paese…