(Francia/Italia, 2019)
Dopo quasi settantacinque anni arriva un ottimo adattamento cinematografico del romanzo – edito per la prima volta a puntate sul “Corriere di Piccoli” nel 1945 – “La famosa invasione degli orsi in Sicilia” di Dino Buzzati.
A scrivere la sceneggiatura sono lo stesso Lorenzo Mattotti, Thomas Bidegain (già coautore dello script dell’ottimo “La famiglia Bélier” di Eric Lartigau) e Jean-Luc Fromental. La storia di Re Leonzio e del suo popolo di diecimila orsi che dalle montagne scende a valle in una onirica Sicilia del passato, si dipana abbastanza fedelmente allo scritto di Buzzati.
Sulla strada per Caltabellotta (nei pressi di Agrigento) il cantastorie Gedeone (nella nostra versione doppiato da Antonio Albanese) e la sua giovanissima assistente Almerina (Linda Caridi) si rifugiano in una grotta per passare la notte.
Scoprono però che l’antro è occupato da un vecchissimo orso (la cui voce è quella indimenticabile del maestro Andrea Camilleri) e, per non essere mangiati, i due gli raccontano la storia della famosa invasione degli orsi avvenuta quando la Sicilia era piena di altissime montagne.
Con deliziosi disegni che ricordano splendide e immortali opere come quelle di Dalì o di De Chirico, riviviamo la ricerca disperata che Leonzio (con la voce di Toni Servillo) fa di suo figlio Tonio, rapito da alcuni cacciatori.
Assistiamo agli assalti vili e crudeli che il Granduca lancia contro il popolo degli orsi, a come gli orsi poi riescano a sconfiggerlo e, soprattutto, a come Re Leonzio ritrovi suo figlio e diventi il sovrano di tutta l’isola, fino a quando il suo braccio destro Salnitro (doppiato stupendamente da Corrado Guzzanti) clandestinamente…
Davvero una bellissima pellicola d’animazione di alta qualità, dove tutto – i disegni come la colonna sonora – si armonizza col racconto fantastico (in tutti i sensi!) di Buzzati.
Da vedere.