(Longanesi, 1977)
Ugo Moretti è una delle figure più sfuggenti della cultura italiana del Secondo Dopo Guerra. Classe 1918, esordisce nel 1949 con “Vento caldo” che vince il Premio Viareggio. Successivamente firma numerosi romanzi, anche sotto pseudonimo, e altrettante sceneggiature cinematografiche. Scrive oltre venti gialli, ma questo “Doppia morte al Governo Vecchio”, la cui prima edizione risale al 1960, è forse il più famoso.
Dindo – Armando all’anagrafe – Baldassarre è un uomo che ama la pittura e l’arte in generale. Ma la vita lo ha portato a entrare nella Polizia di Stato. La sua carriera però si è interrotta bruscamente dieci anni prima, quando nel cuore della notte ha aiutato involontariamente un plurimo omicida a scappare. Scongiurato per un soffio il licenziamento, Baldassarre è stato trasferito all’Archivio Corpi di Reato che si trova nel cuore del centro storico di Roma. Scopre così, casualmente, che il suo predecessore – morto sul lavoro per aver confuso una pastiglia di cianuro con una di optalidon – aveva uno smercio clandestino, e alquanto fruttuoso, di reperti criminali che teneva gelosamente in un piccolo appartamento a pochi passi dall’ufficio.
Baldassarre prende così le redini dell’Archivio e del piccolo commercio, e lo usa per alimentare la sua passione: dipingere. Nessuno al mondo, nemmeno sua moglie Adriana, è a conoscenza del suo piccolo studio, fino al giorno in cui nell’antico e storico palazzo adiacente muoiono due persone: il vecchio principe, padrone del palazzo, e Romolo lo stagnaro, compagno di tresette dello stesso Dindo.
Baldassarre ha così l’opportunità di tornare a indagare, e forse quella di salvare la sua carriera, visto che se all’inizio le due morti sembrano un incidente, l’autopsia svela che si tratta di un duplice omicidio. Dindo indagherà sfruttando le sue amicizie locali che lo credono solo un viziato pittore e non un pubblico ufficiale, e in sole ventinove ore risolverà l’intricato caso…
Singolarissimo e sfizioso giallo con un protagonista che anticipa di molto gli investigatori che poi invaderanno la nostra editoria. Scritto in maniera insolita e irriverente “Doppia morta al Governo Vecchio” è davvero da leggere.
Nel 1977 Steno ne dirige “Doppio delitto” la riduzione cinematografica con Marcello Mastroianni nei panni di Baldassarre, e lo stesso Moretti partecipa alla stesura della sceneggiatura.
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