“L’uomo che amava le donne” di François Truffaut

(Francia, 1977)

Bertrand Morane (Charles Denner) ama le donne, e da queste è profondamente corrisposto. Bertrand non è bello, ma ha fascino e sa come conquistarle per una notte o poco più.

Nel suo letto di donne ne sono passate tante, e forse la paura di perdere il ricordo di qualcuna lo porta a scrivere un libro autobiografico che intitola “Lo stallone”.

Il testo viene accettato da una casa editrice che incarica la propria editor Geneviève (Brigitte Fossey) di aiutare l’autore nella sua stesura finale. Anche Geneviève finirà nel letto di Bertrand e questo le permetterà di capire al meglio e intimamente “L’uomo che amava le donne”, che sarà il titolo definitivo del libro, da lei stessa proposto e da Bertrand felicemente accettato poco prima di incontrare il suo destino.

Che ci sia qualcosa di profondamente biografico in questa splendida pellicola di François Truffaut dedicata al mito del Don Giovanni è scontato. Soprattutto pensando al funerale di Bertrand, il regista ha ricreato suo malgrado quello che molto probabilmente pochi anni dopo – troppo pochi per il cinema francese e non solo! – è avvenuto davvero alla sua morte prematura.

A differenza di Don Giovanni però, Bertrand-Truffaut non brama la conquista di una donna “…pur di metterla in lista”, ma le cerca e le possiede perché le ama, a modo suo e senza fermarsi a nessuna. Il suo più grande dolore è quello di sapere che non potrà averle tutte.

Un capolavoro indiscusso. Il mio film preferito del maestro François Truffaut.

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