“Da dove sto chiamando” di Raymond Carver

(1999, Minimum Fax)

Raymond Carver per me è il racconto, mezzo passo indietro al genio assoluto che è Anton Čechov.

Questa raccolta, che contiene 37 titoli, rappresenta l’apoteosi dello scrivere racconti brevi. Meglio di mille altri romanzi contemporanei, Carver ci racconta la “commedia umana”, prendendo spunto da piccoli o grandi episodi nelle vite di persone, le più disparate fra loro.

Entriamo nell’intimo e nell’anima dei protagonisti come se fosse la cosa più naturale del mondo, e assistiamo a piccoli eventi, almeno in apparenza, che segnano però le loro esistenze. C’è davvero l’imbarazzo della scelta, ma il mio preferito è “L’incarico”, dove Carver ripercorre gli ultimi istanti di vita del suo maestro spirituale Anton Čechov attraverso gli occhi di un umile servitore.

Assolutamente da leggere, come tutti gli altri racconti.

E pensare che se fosse stato italiano, reo di avere usato il formato racconto, probabilmente nessuno lo avrebbe pubblicato…

Un pensiero su ““Da dove sto chiamando” di Raymond Carver

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