“Il seggio vacante” di J.K. Rowling

(Salani, 2012)

Splendido, duro e doloroso come l’adolescenza.

Con questo suo primo romanzo post Harry Potter, Joanne (Kathleen) Rowling conferma al mondo – e a quei pochi bacchettoni che ancora avevano dubbi – di essere una delle più grandi scrittrici degli ultimi decenni.

Questo suo viaggio nella bella e inquietante provincia inglese, e soprattutto nell’adolescenza, ci porta dentro case e villette in cui si respira l’inferno, da quelle trasandate e scrostate dei quartieri popolari, a quelle ordinate ed eleganti dei quartieri più ricchi.

J.K. Rowling non ci nasconde niente, né le feroci dinamiche dei rapporti fra compagni di scuola, né quelle tra genitori e figli.

Un grande ritratto di umanità che lascia il segno, così come i capolavori dei grandi autori del passato, paragonabile ad esempio a “La bottega dell’antiquario” dell’immenso Charles Dickens.

La BBC ha prodotto una miniserie tratta dal libro andata in onda la scorsa stagione e che speriamo di vedere presto anche da noi.

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