“Una squillo per l’ispettore Klute” di Alan J. Pakula

(USA, 1971)

Troppo spesso questo noir è classificato semplicemente come un thriller, ma in realtà è molto di più.

Una straordinaria, bellissima e soprattutto incontenibilmente sensuale Jane Fonda – che per questo ruolo ha vinto non a caso l’Oscar – incarna Bree Daniel, una giovane squillo – che oggi molti chiamerebbero escort – implicata, suo malgrado, nella scomparsa di un ricco uomo d’affari suo cliente.

Per mantenere il riserbo la famiglia assolda l’ex ispettore di polizia Klute (un glaciale Donald Sutherland) che dovrà confrontarsi con un mondo apparentemente luccicante, ma in realtà spietato e crudele.

Grazie anche all’interpretazione di Jane Fonda, il film descrive dolorosamente e senza false ipocrisie la strada che porta una ragazza a prostituirsi – fatta soprattutto di abusi e violenze – e il mondo della prostituzione in generale dove chi si prostituisce viene sfruttato come mero capo di bestiame, in tutti i sensi.

Tosto.

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