“Rivolta al blocco 11” di Don Siegel

(USA, 1954)

Con questo film il maestro Don Siegel ci parla di uno dei temi sociali più scottanti nell’America del Novecento: la durissima vita nelle carceri; argomento che fra gli altri aveva affrontato – in maniera straordinaria – qualche decennio prima Jack London nel suo splendido “Il vagabondo delle stelle”.

Scritto da Richard J. Collins, “Rivolta al blocco 11” si ispira ai veri drammatici disordini che nel 1952 investirono trentacinque carceri statunitensi sovraffollate, dove i detenuti, disperati e incattiviti, causarono milioni di danni.

Il film inizia come un vero e proprio documentario, con una voce fuori campo che descrive la disumane condizioni in cui sono costretti a vivere numerosi carcerati, ospiti forzati di vecchi istituti di pena, molti dei quali costruiti nel secolo precedente e mai rinnovati. Infine, lo speaker parla della Riforma Carceraria che il Governo, dopo decenni, ancora non ha approvato.

Entriamo così nel blocco 11, che ospita quasi quattro volte i detenuti per cui era stato costruito, e dove la situazione è ormai incandescente. Così, per la svista di una guardia, un manipolo di galeotti prende possesso del braccio e, tenendo in ostaggio i secondini, chiede al direttore Reynolds di poter parlare con i giornalisti per denunciare la situazione dietro le sbarre.

Il direttore asseconda la richiesta, ma nel carcere arriva poco dopo il Governatore che vorrebbe sedare con la forza la rivolta visto che il resto del grande carcere è in subbuglio.

A salvare la situazione è lo stesso direttore Reynolds, convinto sostenitore della non violenza e della concertazione, che tenta di mediare in ogni modo fra il Governatore e i detenuti. Alla fine le richieste di quest’ultimi verranno accettate, ma il loro portavoce condannato ad ulteriori vent’anni e il Reynolds costretto alle dimissioni.

Siegel firma magistralmente un’insolita denuncia civile a favore di coloro che “hanno sbagliato”, ma che lo Stato deve redimere e non dimenticare.

Girato all’interno del penitenziario di Folsom a Represa in California, con veri detenuti come comparse, “Rivolta al blocco 11” è giustamente considerato fra i migliori film carcerari americani.

  

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *