“Il viaggio di Arlo” di Peter Sohn

(USA, 2015)

Questo bel film ha avuto un solo difetto: è uscito troppo poco tempo dopo il successo planetario di “Inside Out“, che ha oscurato quasi tutti gli altri film del genere per i mesi che è rimasto nelle sale.

Lo strano viaggio di Arlo ci porta sul nostro pianeta, qualche milione di anni fa dove però i dinosauri sono sopravvissuti al meteorite (che nella realtà li ha estinti) avendo avuto il tempo quindi di evolversi.

La storia inizia quando l’essere umano si affaccia sulla Terra, ma è ancora considerato un parassita dai dinosauri che sono la specie dominante, visto che coltivano i campi e allevano il bestiame. Ma il rapporto fra Arlo, un giovane dinosauro, e Spot, un piccolo umano che ha perso la sua famiglia, supererà ogni barriera e sentimento.

Come ogni film della Pixar, “Il viaggio di Arlo” ci porta in un mondo fantastico il cui fascino non è solo l’animazione digitale, che anche in questo film raggiunge vette incredibili, ma la storia pura e semplice, di un’amicizia senza confini fra due giovani esseri all’inizio della loro vita.

Da vedere come ogni prodotto Pixar.

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