“Golden Time” di Takuya Inaba

(Giappone, 2013)

Della cinematografia d’animazione giapponese ne ho parlato molto, soprattutto grazie ai capolavori del maestro Hayao Miyazaki. Ma, ovviamente, nel Paese del Sol Levante non c’è solo lui a creare bellissime emozioni filmate.

Questo mediometraggio scritto e diretto da Takuya Inaba racconta la storia di un vecchio televisore che viene portato dal suo proprietario in una discarica. Si tratta di un televisore con mobile annesso, uno di quei vecchi catafalchi che negli anni Cinquanta e Sessanta erano il nuovo focolare e fulcro sociale delle case. Proprio per questo, fra i mille oggetti rotti e abbandonati, l’anziano televisore si sente un pesce fuor d’acqua e cerca di mantenere le distanze dagli altri. Soprattutto da un gattino nero, un pupazzo meccanico, che vorrebbe aiutarlo.

Quando le cose sembrano finalmente prendere una piacevole piega, un riparatore di tv nota il catafalco e lo priva del suo schermo. Il mobile, umiliato, vorrebbe fuggire e nascondersi per sempre, ma un altro frequentatore della discarica gli donerà nuova vita, portandolo nuovamente a essere fissato e ammirato da alcuni bambini…

E sapete quale è la cosa più incredibile? …Che è una storia vera!

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