“Il buio e il miele” di Giovanni Arpino

(Rizzoli, 1969)

Giovanni Arpino (1927-1987) è stato scrittore, poeta e giornalista fra i più rilevanti del Novecento italiano. Nonostante la sua prematura scomparsa avvenuta a sessant’anni – e provocata dalla sua forte dipendenza dal fumo – ci ha lasciato numerose opere fra cui romanzi, raccolte di poesie e di racconti, libri per ragazzi, sceneggiature e opere teatrali.

Partecipa, per esempio, alla redazione della sceneggiatura di “Renzo e Luciana”, splendido episodio diretto da Mario Monicelli e contenuto in “Boccaccio ‘70”, tratto da un racconto di Italo Calvino. Per la sua scrittura, spesso molto essenziale, ma soprattutto per la sua grande creatività, il cinema ha attinto sovente alla sua penna.

Nel 1969 pubblica il romanzo che poi, adattato per il grande schermo, riscuoterà il maggiore successo di tutti: “Il buio e il miele”.

A un giovane studente, che sta per terminare il servizio di leva, viene affidato il compito di assistere e accompagnare per una settimana, come se fosse un attendente, Fausto G., un capitano dell’esercito rimasto gravemente disabile a causa di un incidente avvenuto quasi dieci anni prima, durante un’esercitazione militare.

Il capitano, per l’esplosione accidentale di una granata, ha perso la vista e una mano, oltre a rimanere terribilmente sfigurato. Da Torino vuole andare prima a Genova, poi a Roma ed infine a Napoli. Nella capitale ha un appuntamento con suo cugino, che è un sacerdote, mentre a Napoli con il tenente Vincenzino V., suo commilitone che gli era vicino al momento dell’esplosione e che ha perso la vista anche lui.  

L’impatto, per il giovane militare di leva, è molto duro perché Fausto, che non si è mai sposato e vive con un’anziana cugina quasi recluso nella sua grande abitazione – dove la sua compagna più fedele è una bottiglia di whisky – non fa sconti a nessuno, e sa riversare la sua incontenibile rabbia contro se stesso così come contro gli altri, che provoca e sfotte senza remore tutte le volte che può, soprattutto con chi tenta di compatirlo o, ottusamente, di assecondarlo. Impone subito al ragazzo il nome Ciccio, che lui da a tutti i suoi attendenti “temporanei”.

Nella notte che i due passano a Genova – dove nel pomeriggio il capitano gli ha chiesto, fornendo precise indicazioni, di trovargli una prostituta – il giovane scopre una rivoltella nascosta nel bagaglio dell’ufficiale. A Roma la visita al prelato è senza dubbio più tranquilla, mentre nella città partenopea, dove Fausto è ospitato nella grande casa di Vincenzino, che ha un’ampia terrazza sul mare, si inizia ad organizzare una festa.

Oltre al padrone di casa e al suo capitano, partecipano alcune ragazze che sono le figlie adolescenti – e alcune loro amiche – della proprietaria del ristorante poco distante, dove regolarmente mangiano Vincenzino e i suoi ospiti. Fra queste c’è Sara che da sempre, anche da prima dell’incidente, e nonostante la sua giovane età è innamorata perdutamente di Fausto, che invece la rifiuta, allontanandola tutte le volte, e spesso umiliandola.

Ma il vero motivo del viaggio di Fausto a Napoli, Ciccio e Sara lo comprenderanno solo nel cuore della notte…

Originale, emotivamente crudo e indimenticabile romanzo che ci racconta la rabbia di un uomo disperato che odia più di tutto la vita, ma che ad essa rimane aggrappato con ogni briciolo di forza. Davvero un libro unico e struggente.

Nel 1974 Dino Risi scrive, insieme a Ruggero Maccari, e poi dirige il suo primo adattamento cinematografico che prende il titolo: “Profumo di donna”, con uno straordinario Vittorio Gassman nel ruolo di Fausto, Alessandro Momo in quello di Ciccio e Agostina Belli in quello di Sara, ruolo che la rende famosa.

Nel 1992 Martin Brest firma “Scent of a Woman – Profumo di donna” ispirato al film di Risi e tratto da romanzo di Arpino, scritto da Bo Goldman – due volte vincitore del premio Oscar per gli script di “Qualcuno volò sul nido del cuculo” e “Una volta ho incontrato un miliardario” – con un grande Al Pacino che vince l’Oscar come migliore attore protagonista.

Purtroppo questo libro è fuori catalogo da decenni e nel nostro Paese (…nonostante questo vanti una folta schiera di esperti, dotti e preparatissimi “addetti ai lavori”) è possibile reperirlo, non troppo facilmente, solo nell’universo dell’usato. E’ disponibile nel formato audiolibro o in versione kindle, anche se alcuni benpensanti storcono ancora il naso davanti a cotanta arrogante tecnologia…  

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