“I giorni del commissario Ambrosio” di Sergio Corbucci

(Italia, 1988)

Sergio Corbucci, certamente in maniera meno riconoscibile rispetto a molti suoi più celebri colleghi, è stato uno dei pilastri del grande cinema italiano, cinema che ha fatto scuola in tutto il mondo. Non deve essere dimenticato, infatti, che lui è l’autore di “Django” con l’allora esordiente Franco Nero, film che non a caso quel genio folle di Tarantino ha ripreso e rifatto solo qualche anno fa.

Ma torniamo all’ultima grande produzione italiana interpretata da Ugo Tognazzi. Siamo alla fine degli anni Ottanta, la grande commedia italiana è finita, al cinema vanno le comiche surreali con Pozzetto e Celentano, e in televisione si ride con “Drive In”. Ed è lo stesso piccolo schermo, che da anni mette in crisi il cinema, che inizia a produrre il grande schermo.

Ugo Tognazzi era già stato il protagonista di alcune importanti commedie nere, sia al cinema che in televisione (“Il Commissario Pepe” per il primo e “F.B.I. Francesco Bertolazzi Investigatore” per la seconda, solo per fare un paio di esempi), e così viene scelto per impersonare il commissario Ambrosio, nato dalla penna di Renato Olivieri, e protagonista di numerosi gialli in una nebbiosa e pericolosa Milano.

Sul tavolo di Ambrosio arriva un comune caso di incidente automobilistico mortale. Come vuole la prassi, il commissario interroga brevemente i due soli testimoni: l’anziana signora Rosa Cuomo (Pupella Maggio) e il maestro di violino Renzo Bandelli (Carlo Delle Piane). Proprio Bandelli sembra però molto nervoso e impacciato, cosa che stuzzica l’istinto investigativo di Ambrosio. Il morto è Vittorio Borghi, noto playboy e spacciatore di Milano, nonché fratello di Francesco Borghi, fra gli industriali più ricchi e potenti del Paese. Ad Ambrosio il compito di scoperchiare e risolvere un caso forse non troppo difficile, ma certamente emotivamente molto complesso…

Ispirato ai romanzi di Renato Olivieri – come “Il caso Kodra” – e con un cast straordinario che comprende anche Rossella Falk, Duilio Del Prete (che Tognazzi ritrova dopo il mitico “Amici Miei”), Athina Cenci, Carla Gravina, Claudio Amendola e Teo Teocoli “I giorni del commissario Ambrosio” è uno degli ultimi veri noir della vecchia scuola. Nonostante la pesante ingerenza del suo produttore (la tv) che esige più primi piani e panoramiche diverse rispetto al cinema, il film di Corbucci c’ha sempre il suo perché.