“The Little Prince” di Stanley Donen

(USA/UK, 1974)

Questa suggestiva trasposizione cinematografica del romanzo di Antoine de Saint-Exupéry, nonostante il prestigioso cast dietro e davanti alla macchina da presa che presenta, purtroppo non è mai uscita nelle nostre sale, né è mai stata trasmessa dalle nostre televisioni tradizionali.

A dirigere e produrre il film è Stanley Donen (regista di pellicole come “Catando sotto la pioggia”, “Sette spose per sette fratelli” o “Due per la strada”) la sceneggiatura e i testi della canzoni sono di Alan Jay Lerner (autore di script come “Un americano a Parigi” e “My Fair Lady”) e le musiche di Frederick Loewe (autore di quelle di film come “Gigi”, “Intrigo internazionale” e “My Fair Lady”).

Per quanto riguarda il cast artistico spiccano il grande Bob Fosse e l’indimenticabile Gene Wilder. Fosse (coreografo e regista quasi inarrivabile a Broadway – con ben otto Tony Award vinti per le sue coreografie e uno per la regia – e autore al cinema di film come “Cabaret”, “Lenny” e “All That Jazz”) impersona il Serpente. La coreografia “Snake in The Grass”, da lui creata e interpretata, ancora oggi fa scuola.

Gene Wilder invece interpreta la Volpe, e con il suo completo fulvio, senza altri particolari effetti, sembra proprio la volpe del libro.

Un vero piccolo gioiello – vista l’indiscutibile difficoltà di tradurre per il grande schermo un libro così particolare e sublime – che però non parla l’italiano visto che l’unica versione al momento reperibile è quella in inglese. Il dvd, infatti, non possiede sottotitoli o contenuti extra.

“Due per la strada” di Stanley Donen

(UK, 1969)

Stanley Donen è una delle colonne del cinema americano. Classe 1924, ha iniziato la sua carriera giovanissimo come ballerino, periodo in cui conosce Gene Kelly, e proprio come coreografo approda a Hollywood negli anni Quaranta. Il salto dietro la macchina da presa è rapido e nel 1952 dirige il suo film forse più famoso: “Cantando sotto la pioggia”, co-dirigendolo assieme all’amico Kelly. Due anni dopo realizza uno dei film più belli del mondo: “Sette spose per sette fratelli”, e non aggiungo altro!

Alla fine del decennio approda alla commedia sofisticata con “Indiscreto” e “L’erba del vicino è sempre più verde”. Con l’arrivo dei Sessanta, Donen non perde smalto e capacità dietro la MDP e gira con una delle sua attrici preferite – già diretta più volte – Audrey Hepburn questo struggente “Due per la strada”.

Su una lunga striscia d’asfalto ripercorriamo la storia d’amore fra Joanna (la Hepburn) e Mark (Albert Finney). Con una lunga serie di flashback concatenati uno all’altro scopriamo come, poco più che ventenni, i due si sono conosciuti facendo l’autostop, come si sono sposati, come poi sono diventati genitori e come, alla fine, sono entrati in crisi…

Bellissima e toccante storia sentimentale, che anticipa la rivoluzione sociale che vede – fortunatamente – cambiare il ruolo della donna nella coppia e nella famiglia, rivoluzione che ancora oggi – purtroppo… – non è compiuta del tutto.

La sceneggiatura del film è scritta da Frederic Raphael e viene giustamente candidata all’Oscar, mentre la splendida colonna sonora è firmata dal maestro Henry Mancini.

Oltre alla storia e al modo in cui viene racconta, questo film deve essere rivisto per apprezzare ancora una volta la bellezza, il fascino e la bravura della Hepburn, icona davvero senza tempo.

“Sette spose per sette fratelli” di Stanley Donen

(USA, 1954)

E’ vero, lo so, come molti film di quegli anni dedicati all’amore è un tantino maschilista – rapire le donne come fecero i Romani con le Sabine non è per niente bello – ma dite quello che vi pare: io ne sono innamorato, è una pietra miliare della mia infanzia legata poi alla sua programmazione quasi sempre nel periodo natalizio.

Tratto da un famoso musical di Broadway, il film è diretto da un maestro del cinema come Stanley Donen, che ha firmato pellicole del calibro di: “Cantando sotto la pioggia” (1952), “Indiscreto” (1958), “L’erba del vicino è sempre più verde” (1960), “Sciarada” (1963) o “Due per la strada” (1967).

Le scene di ballo che si consumano nel cantiere edile sono a tutti gli effetti storia del cinema.

Il mio fratello preferito è Gedeone, mentre fra le spose scelgo senza dubbio Dorcas, interpretata da Julie Newmar che qualche anno dopo vestirà i panni di Catwoman nella serie televisiva fumettistica “Batman”.