“MASH” di Robert Altman

(USA, 1970)

Durante le riprese di questo capolavoro Donald Sutherland, che allora aveva già un certa notorietà, volle un incontro urgente con il produttore perché profondamente preoccupato per quello a cui stava partecipando: tutto gli sembrava così ridicolo e sconclusionato che una volta nelle sale il film avrebbe certamente compromesso la sua carriera appena decollata.

Più o meno quello che fece Anthony Quinn nel corso delle riprese di “La strada” diretto dal giovane Federico Fellini. E come Quinn, Sutherland si sbagliava: oltre ad incassi clamorosi in tutto il mondo “MASH” (acronimo di “Mobile Army Surgical Hospital”) di Robert Altman vince, fra i numerosi premi, la Palma d’Oro al Festival Cannes e l’Oscar come migliore sceneggiatura non originale scritta da Ring Lardner Jr. (oltre alle candidature come miglior film, migliore attrice non protagonista a Sally Kellerman, miglior regia e miglior montaggio).

L’allora semi sconosciuto Altman, che però aveva già un’ampia esperienza di regista per la televisione, firma una delle migliori pellicole antimilitaristi della storia, che con un’ironia devastante si prende gioco delle truppe americane durante il conflitto in Corea.

La cosa è ancora più clamorosa se si pensa che nel 1970 gli USA erano nel pieno della drammatica guerra in Vietnam, e con alla Casa Bianca Richard Nixon.

Dato l’enorme successo del film, la 20th Century Fox decide di realizzare una serie televisiva ad esso ispirata, della quale vengono girate ben 11 stagioni.