“Il pianeta proibito” di Fred M. Wilcox

(USA, 1956)

Ispirata, neanche troppo velatamente, alla “Tempesta” di William Shakespeare questa pellicola di Wilcox è un cult senza tempo per gli amanti del genere e non solo.

Nell’anno 2000 l’umanità non è più divisa politicamente – sì lo so: questa è vera fantascienza! – e dalla Terra parte una missione globale per recuperare una squadra scientifica recatasi vent’anni prima sul pianeta Altair-4, e della quale non si hanno più notizie.

Quando la spedizione, comandata dall’ufficiale J.J. Adams (un Leslie Nielsen aitante e piacione), atterra sul pianeta scopre che l’unico superstite del team è il professor Morbius (un grande Walter Pidgeon, fra i più importanti attori shakespiriani del Novecento).

Ma questi non è solo, vive infatti insieme alla bellissima figlia Altaira e a Robby, un robot – che da questo film in poi diventa il robot per antonomasia del cinema di fantascienza – che si occupa di tutte le cose materiali di cui necessitano i due.

Al comandante Adams non sfugge però che il professor Morbius nasconde qualcosa di tremendo, che lo terrorizza, ma che non intende rivelare…

Un capolavoro.

Per la chicca: gli effetti speciali furono realizzati in collaborazione con un team della Disney.