“Mercoledì” di Alfred Gough e Miles Millar

(USA, 2022)

Basata sulle strisce di Charles Addams (1912-1988), questa serie tv in otto puntate ci racconta in maniera molto originale il periodo più oscuro e “gotico” della nostra esistenza che è la perfida adolescenza.

I creatori Alfred Gough e Miles Millar si sono ispirati, oltre che all’opera di Addams, anche ai vari precedenti adattamenti di questa sia per la televisione, come la mitica serie “La famiglia Addams” che andò in onda dal 1964 al 1966 per poi venire replicata ad intervalli regolari nei decenni successivi; sia per il cinema dove a partire dal 1991 si sono susseguiti vari adattamenti fra cui spiccano la prima, in cui a vestire i panni di Mercoledì era una giovanissima ed esordiente Christina Ricci, fino a “La famiglia Addams” del 2019, realizzata in animazione 3D – che ha avuto un sequel non all’altezza nel 2021 – in cui la protagonista e fulcro del plot è proprio Mercoledì.

Così ci troviamo al cospetto di Mercoledì Addams (Jenna Ortega), la dark teenagers per eccellenza, che fa un’estrema fatica ad ambientarsi nella propria famiglia fra gli enormi attriti che ha con sua madre Morticia (Catherine Zeta-Jones) e l’incolmabile lontananza emotiva con suo padre Gomez (Luis Guzmán). Dopo l’ennesima espulsione Mercoledì viene mandata alla Nevermore Academy, la scuola per “reietti” il cui più illustre studente è stato il grande Edgar Allan Poe, e che ha avuto fra i propri banchi anche Morticia e Gomez Addams, che proprio lì hanno iniziato la loro duratura relazione.

A dirigere l’istituto è la preside Larissa Weems (Gwendoline Christie) – ex compagna di stanza di Morticia – che viste le fredde inesorabili e micidiali reazioni a chi la infastidisce, obbliga Mercoledì a frequentare delle seduta di analisi presso la dottoressa Kinbott (Riki Lindhome). Ma la cittadina nei pressi della quale sorge la Nevermore Academy, nonostante questa sia alla base della propria economia, mal sopporta la vicinanza coi “reietti” che hanno poteri che i “normali” esseri umani non possiedono. La situazione rischia di degenerare quando lo sceriffo inizia a trovare, nei boschi che circondano la Nevermore, alcuni cadaveri fatti a pezzi…

Godibilissima e sfiziosa serie dark per eccellenza, con una protagonista che tutti avremmo voluto avere come compagna di classe durante la nostra adolescenza. Colma di deliziose citazioni del più classico cinema horror o di suspense, questa “Mercoledì” è da vedere, e non solo per gli amanti del genere.

Fedele nello spirito all’opera originale di Charles Addams, che con le sue strisce quotidiane punzecchiava la scintillante way of life americana centrata soprattutto sull’apparenza e non sulla sostanza, “Mercoledì” ci ricorda che i mostri più crudeli spesso si celano sotto l’aspetto più presentabile e innocente.

I primi quattro episodi sono diretti dal maestro Tim Burton, che dona alla serie una strepitosa luce gotica e assai inquietante. Non è un caso, per esempio, che Burton abbia diretto in precedenza Christina Ricci ne “Il mistero di Sleepy Hollow“.