(USA, 1966)
Dite quello che vi pare ma la serie prima, e questo film poi, mi fanno impazzire.
Fra le più ironiche, grottesche e al tempo stesso rappresentative serie degli anni Sessanta, “Batman” ebbe subito un tale successo da convincere i produttori a realizzare un film, che di fatto è il primo sull’uomo pipistrello nato dalla matita di Bob Kane.
A sfidare Batman (Adam West) e il suo fido Robin (Burt Ward), questa volta ci si mettono tutti e quattro i cattivi di sempre: l’Enigmista (Frank Gorshin), il Pinguino (Burgess Meredith, vittima del maccartismo al quale per anni venne impedito di lavorare, e che dieci anni dopo diventerà famoso come l’anziano allenatore di Rocky Balboa), il Jolly – si chiamava così da noi e non ancora Joker… – (Cesar Romero) e la perfida e sensuale Catwoman (Lee Meriwether).
I quattro cattivi useranno ogni mezzo per sconfiggere il paladino della giustizia, solcando i mari i cieli e il sottosuolo. Ma l’uomo pipistrello…
Mantenendo il più possibile le caratteristiche visive del fumetto, assieme e una facile ironia, che a volte però diventa anche graffiante deridendo pungentemente la retorica del giustiziere e delle sue argute riflessioni, “Batman – Il film” ancora diverte.
Nonostante i suoi effetti speciali caserecci – come la classica camminata sul muro o la scazzottata con uno squalo troppo statico pure per essere di gomma – e le scenografie a basso costo, questo film possiede ancora il suo fascino. Sarà per il tema musicale indimenticabile, così come per il suo protagonista che col suo fisico imponente teneva la scena con una semplice calzamaglia grigia.
Trash allo stato puro Batman e Robin che, durante alcuni esperimenti chimici nella loro batcaverna, indossano i loro costumi con sopra i camici da laboratorio …SBANG!