“Dune” di Denis Villeneuve

(USA/India/Ungheria/Canada/Norvegia, 2021)

Ottimo adattamento dell’immortale ciclo di fantascienza scritto da Frank Herbert a partire dal 1965. Grazie al genio dello scrittore americano, alle capacità visive di Villeneuve e alla sceneggiatura firmata da Eric Roth, Jon Spaihts e dallo stesso Villeneuve, riviviamo l’inizio dell’ascesa di Paul Atreides.

Siamo nel 10191 e la galassia è nelle mani dell’imperatore che, non avendo un erede maschio ma solo una figlia femmina che non ha ancora preso marito, è ben attento a gestire e arginare le grandi case nobili che regnano sui pianteti, soprattutto su quelli che portano alti profitti come Arrakis detto Dune, dalle cui sabbie si estrae la “spezia”, la sostanza più preziosa dell’universo.

Così l’imperatore toglie Dune agli Harkonnen, che da numerosi decenni con mano decisa e violenta gestiscono l’estrazione della spezia intascando enormi introiti, per darla alla casata degli Atreides, il cui patriarca è il conte Leto (Oscar Isaac) che dalla sua concubina Jessica (Rebecca Ferguson) ha avuto il figlio Paul (Timothée Chalamet).

Ma i “doni” inaspettati e apparentamenti inspiegabili spesso nascondono terribili trappole e così la casata Atreides rischia di soccombere nella morsa dell’imperatore, ma il giovane Paul…

Con un cast stellare fra cui spiccano anche Charlotte Rampling, Josh Brolin, Stellan Skarsgård, Javier Bardem e Jason Momoa, questa pellicola rimane fedele all’opera di Herbert che attraverso la fantascienza affrontava temi caldi e sempre attuali come lo sfruttamento dei poveri da parte dei ricchi, l’inquinamento, e la giustizia sociale.

Si tratta del primo film di una trilogia dedicata all’opera di Herbert, le cui prime due pellicole sono basate sul romanzo “Dune” mentre la terza su “Messia di Dune”, pubblicato da Herbert nel 1969.