“Il palloncino rosso” di Albert Lamorisse

(Francia, 1956)

Albert Lamorisse (1922-1970) è stata una delle figure più poliedriche della cultura del secondo Novecento francese. Scrittore, produttore e regista cinematografico, Lamorisse già durante l’adolescenza inizia a lasciare il segno nella cultura contemporanea.

Sui banchi di scuola, infatti, inventa un gioco da tavolo che chiama “La Conquête du Mondo” e che poi brevetterà nel 1954 diventando famoso in tutto il globo come “Risiko!”. Ma i suoi interessi spaziano nelle arti visive, soprattutto nel cinema dove predilige produrre e dirigere documentari. Sarà proprio durante la riprese del documentario “Le vent des amourex”, in Iran, che perirà a causa dell’incidente in cui verrà coinvolto l’elicottero su cui viaggiava.

La sua opera più famosa, oltre all’immortale gioco da tavolo, è senza dubbio il cortometraggio “Il palloncino rosso” che nel 1956, anno in cui fu presentato, vinse numerosi premi in tutto il mondo fra cui la Palma d’Oro a Cannes e l’Oscar come migliore sceneggiatura.

Il piccolo Pascal (Pascal Lamorisse) mentre va a scuola, una mattina, trova annodato su un lampione un bel palloncino rosso. Senza pensarci due volte lo slaccia e se lo porta dietro ma, non potendoci salire sull’autobus, è costretto a correre a scuola a piedi dove arriva naturalmente in ritardo. Prima di entrare in classe però lascia il palloncino al custode.

All’uscita Pascal può finalmente tornare a passeggiare col suo nuovo compagno, ma a casa la madre non ne vuole sapere e lo butta fuori dalla finestra. Ma il palloncino invece di volare via aspetta paziente davanti alla finestra finché Pascal, felice di vederlo, lo fa entrare. Inizia così un rapporto di profonda e speciale amicizia fra i due, rapporto che purtroppo non è compreso dagli adulti – il bambino e il suo palloncino verranno cacciati anche da una chiesa – e che alla fine susciterà l’invida e la rabbia dei coetanei di Pascal, che inizieranno a dargli la caccia per farlo scoppiare…

Interamente girato nelle strade e nei vicoli di Ménlimontant, un quartiere di Parigi, “Il palloncino rosso” racchiude 34 minuti di vera poesia cinematografica dedicata ai bambini, e non solo per loro, con una scena finale struggente e indimenticabile, che anticipa molti dei tempi e delle ambientazioni che racconterà qualche anno dopo il grande Francois Truffaut.

Nel corso dei decenni sono stati numerosi gli accenni e la citazioni di questo capolavoro – nonché libri tratti dalla sceneggiatura del film – arrivando a “Il palloncino bianco” di Abbas Kiarostami del 1995 e, naturalmente, “Up” diretto da Pete Docter e Bob Peterson nel 2009 che idealmente ci racconta la terza età vissuta dal piccolo Pascal “divenuto” l’anziano signor Fredricksen.

Da vedere.