(USA, 2020)
Alice Hughes (una bravissima Meryl Streep, anche se ormai sembra “ripetitivo” ricordarlo ad ogni sua interpretazione…) è una scrittrice solitaria alle prese col suo ultimo romanzo che ormai da tanto tempo non riesce a terminare, e il cui unico vero legame affettivo è suo nipote, poco più che adolescente, Tyler (Lucas Hedges).
Alice vorrebbe tanto ritirare il premio letterario che le è stato conferito in Gran Bretagna, ma non amando volare, la cosa sembra impossibile. La sua nuova agente Karen (Gemma Chan) – assistente per otto anni della sua storica agente andata da poco in pensione – le propone di attraversare in nave l’Atlantico su una crociera di lusso. La scrittrice accetta, ma a patto di portare con lei in viaggio le sue due vecchie compagne di Università che sente, ma non vede da oltre trent’anni: Susan (Dianne Wiest) e Roberta (Candice Bergen).
Durante la lussuosa crociera Alice, Susan e Roberta, assieme a Tyler e Karen, avranno modo di parlare fra loro e soprattutto con se stessi, come capita a volte in un viaggio dove il percorso diventa forse più importante della meta. Usciranno fuori così vecchi rancori irrisolti e nuove distanze che alla fine riavvicineranno quelli che si sono amati nel profondo.
Scritta da Deborah Eisenberg, questa pellicola intimista diretta da Soderbergh oltre a regalarci le ottime interpretazioni delle tra grandi protagoniste, ci parla di come sia difficile mantenere aperto il dialogo con gli altri, soprattutto con quelli a cui si tiene particolarmente, nonostante si viva e lavori fra le parole, come fa una scrittrice.
Così come Marlon Brando, anche Meryl Streep è sempre lei!