(La Nave di Teseo, 2023)
Pubblicato per la prima volta nel 1976 e in italiano col titolo “Citarsi addosso”, “questo libro “Senza piume” – curato in questa edizione da Daniele Luttazzi – contiene brevi pezzi e racconti che Woody Allen ha scritto fino ai primi anni Settanta, periodo in cui ha deciso di dedicarsi quasi completamente al cinema.
Già adolescente Woody Allen era uno dei più noti e ben pagati autori di battute per artisti del cabaret, della radio e della televisione. Rileggere i suoi scritti, sempre e comunque divertenti ed esilaranti, non stanca mai.
Certo, la sua arte col corso dei decenni – e anche a seguito delle sue vicissitudini personali – è cambiata evolvendosi. Ma il genio newyorkese rimane sempre ironico e pungente. Fra i racconti c’è quello che poi, modificato dalla stesso autore, è diventato il soggetto del suo film “Ombre e nebbie”, così come è semplice – e al tempo stesso godibilissimo – scovare in battute o gag accenni o riferimenti a sue successive opere cinematografiche.
Nonostante la grande ironia che permea ogni pagina, non si può che condividere quello che lo stesso Allen disse in un’intervista qualche anno fa, sostenendo di essere un autore di tragedie – nel senso classico del termine – e non di commedie, e che il suo pubblico, ormai da decenni, commette un inspiegabile …errore.