“Paprika – Sognando un sogno” di Satoshi Kon

(Giappone, 2006)

In un futuro molto prossimo un’importante azienda tecnologica giapponese ha realizzato la DC-Mini, uno strumento medico che permette di entrare nei sogni di persone che hanno subito un grave trauma, accelerando il loro recupero con apposite terapie psichiatriche.

Atsuko Chiba è una dottoressa che lavora con la DC-Mini e da qualche tempo ha iniziato a usare la nuova tecnologia anche fuori i severi ambiti aziendali, per aiutare chi ne ha bisogno, dietro le sembianze del suo avatar Paprika.

Quando delle DC-Mini improvvisamente spariscono, alcune persone cominciano a dare segni di instabilità fino a diventare vere e proprie bambole impazzite. Paprika cercherà di capire chi c’è dietro e perché…

Uno dei migliori anime degli ultimi anni, con sequenze inquietanti come solo alcuni incubi possono esserlo.

In molti paragonano questo film a “Inception” (2010) di Christopher Nolan, ma a mio parere l’opera di Satoshi Kon – tratta dal romanzo di Yasutaka Tsutsui – è ancora più visionaria di quella del regista inglese.

Satoshi Kon – autore degli splendidi “Tokyo Godfathers” e “Millennuim Actrss” – è scomparso prematuramente il 24 agosto del 2010 dopo una breve ma implacabile malattia.

Per cogliere al meglio il suo elegante ma discreto genio basta leggere il suo ultimo post, pubblicato postumo sul suo sito: “Pieno di gratitudine per tutto ciò che di buono c’è nel mondo, poso la mia penna. Con permesso. Satoshi Kon”.