“Mister Hula Hoop” di Joel e Ethan Coen

(USA, 1994)

Siamo entrati ufficialmente in clima natalizio, e così cominciamo a parlare di questo splendido film, scritto dai geniali fratelli Joel ed Ethan Coen assieme all’altro genio horror-splatter di Sam Raimi, che è uno dei migliori e più riusciti omaggi del cinema contemporaneo alle grandi sophisticated-comedy americane degli anni Quaranta, che spesso nel Natale trovavano il loro giusto climax.

L’ingenuo pennellone Norville Barnes (Tim Robbins) arriva nella grande metropoli con in tasca solo la sua idea – l’hula hoop, appunto – ma viene fagocitato dal lato oscuro delle industrie Hudsucker il cui fondatore, Waring Hudsucker (un indimenticabile Charles Durning), si getta inaspettatamente dall’attico del suo ufficio.

A prendere temporaneamente le fila della Hudsucker e quelle del destino di Barnes è così il perfido Sidney J. Mussburger (che ha il volto del grande Paul Newman) che però…

Nel cast da ricordare anche Jennifer Jason Leigh.

Da godere fino all’ultimo fotogramma, fra i migliori dieci film da vedere a Natale, e non solo.

“L’Ombra dello Scorpione” di Mick Garris

(USA, 1994)

Attenzione, qui parliamo di uno dei migliori adattamenti di un’opera di Stephen King, e vista la mole del romanzo, la trasposizione non poteva che diventare una miniserie in quattro lunghe puntate per la televisione, scritta dalla stesso Re.

Nonostante le apparenti difficoltà produttive – girare in una deserta New York piena di morti per le strade, per non parlare di intere città in fiamme – oltre a essere più che credibile, questa fiction rimane profondamente fedele al romanzo, portandoci al nocciolo dell’eterna dicotomia fra il bene e il male (erano anni che sognavo di scriverlo in un post!).

Anche a vent’anni di distanza “L’Ombra dello Scorpione” rimane una bella e inquietante mini serie da vedere e godere tutta, con un grande Gary Sinise.

E ora passiamo alla serie chicche: nel ruolo del tutto secondario del buontempone Ted Weizak che arriva felice da Mamma Abigail e successivamente accoglie a Boulder il ritorno di Stu e Tom c’è nientepopodimeno che lo stesso Stephen King.

Ma non basta, a vestire i panni di due piccoli, meschini e sanguinari soldati di Randall Flagg ci sono i registi John Landis e Sam Raimi.

E per gli amanti del basket, infine, c’è pure un cameo del grande recordman del NBA Kareem Abdul-Jabbar nei panni di un santone che annuncia la fine imminente dell’umanità e che, morto da ore, batte vergognosamente gli occhi sullo sfondo di una scena: un fallo tecnico da espulsione!