“Star Wars: Gli ultimi Jedi” di Rian Johnson

(USA, 2017)

Ecco finalmente l’ottavo capitolo della saga più famosa del cinema. I personaggi ci sono tutti – a parte, ovviamente, quelli che abbiamo perso durante il cammino – così come gli elementi: il bene il male, i buoni e i cattivi (tutti interpretati magistralmente), le autocitazioni e soprattutto tanta ironia (la sequenza del ferro da stiro, per esempio).

Se “Star Wars – Il risveglio della Forza” riprendeva soprattutto le fila della storia dopo circa trent’anni, questo nuovo episodio getta le fondamenta per le nuove storie che verranno. “Largo ai giovani!” sarebbe lo slogan perfetto del film, che comunque ha anche un plot tutto suo.

Non amo fare lo spoiler e quindi non racconterò nulla più della trama che, ovviamente, ha dei colpi di scena non indifferenti. Ma un paio di cose lasciatemele ricordare, come le interpretazioni in ruoli minori, ma davvero meritevoli, del grande Benicio Del Toro e della brava Laura Dern.

E poi la battuta più strepitosa del film, quella che dice la principessa Leia (a proposito, come non ricordare tristemente Carrie Fisher? …Che la Forza sia con lei, ovunque sia) quando rivede dopo molti anni suo fratello Luke:

– …Lo so cosa vuoi dirmi… ho cambiato pettinatura.

Eddaje!!!