“Memorie di Adriano” di Marguerite Yourcenar

(1963/1981, Einaudi)

Su questo grande libro c’è poco da aggiungere o da commentare.

Ci sono molti motivi e spunti per rileggere le “riflessioni” che fece uno dei più grandi imperatori di Roma sulla sua vita pubblica e privata.

Oltre ad essere uno splendido scorcio di quella che era la vita durante uno dei più grandi imperi di tutti i tempi, quello che mi ha sempre affascinato di quest’opera della Yourcenar – la cui genesi è durata parecchi decenni – è il grande senso del dovere e di responsabilità che Adriano ha nei confronti del suo ruolo e dei suoi cittadini.

Proprio lo stesso, identico, che i suoi “discendenti” (che la Yourcenar mi perdoni!) seduti oggi nel nostro Parlamento manifestano ogni giorno, in tanti simpatici modi… scherzo, ovviamente!

Cave Canem! Cave Canem! …come diceva Totò.