“Aldobrando” di GIPI e Luigi Critone

(Coconino Press Fandango, 2020)

Il medioevo è ricordato spesso come il momento dei secoli bui, di quando regnavano soprattutto la forza, la prepotenza e le superstizioni. E mentre gli uomini non lesinavano colpi mortali e fendenti alla schiena, alle donne non restava che sperare nella provvidenza per vivere una vita il meno dolorosa e frustrante possibile.

Ma il quel funesto e spietato momento storico appare una luce, una piccola luce che squarcia il buio. E’ quella del giovane e ingenuo Aldobrando che, ancora bambino, venne affidato alla cure e agli insegnamenti di un vecchio che molti considerano uno stregone.

Il padre, un cavaliere rimasto vedovo, glielo consegna sapendo che all’alba dovrà morire nella “fossa”, l’arena nella quale si risolvono le dispute fra il “bene” e il “male”, che naturalmente finiscono sempre per rafforzare il potere e le casse dell’avido re.

Aldobrando cresce sotto gli insegnamenti del vecchio imparando a leggere e a scrivere, vera rarità in quel tempo in cui la Chiesa si teneva ben stretta e cara la sapienza. Forse per questo, il giovane, ha tanta paura di affrontare il mondo che è fatto di cose vere e non solo di teorie o formule.

Arriva il giorno, però, che l’anziano tutore rimane gravemente ferito ad un occhio proprio a causa di un errore di Aldobrando, e l’unico modo per evitare una devastante infezione è quella di trovare il prima possibile l’erba del lupo, l’unica pianta capace di guarire una lacerazione così grave e pericolosa.

Il benessere dello stregone è l’unica cosa capace di superare le sue profonde paure e così il gracile Aldobrando è costretto ad uscire dalla capanna del suo mentore e ad affrontare il mondo. Lo farà solo con la sua coscienza, la sua intelligenza, la sua ingenuità e con un piccola e malridotta spada di legno.

Gli eventi e il destino gli faranno fare incontri e vivere eventi attraverso i quali conoscerà il mondo e, soprattutto, se stesso passando anche su quell’arena sanguinosa dove molti anni prima è perito suo padre.

Delizioso romanzo grafico adatto ai giovani ma anche ai meno giovani come me, che amano viaggiare fra parole e disegni davvero molti belli e accattivanti. La storia è di GIPI, uno dei nostri più brillanti autori, i disegni di Luigi Critone e i colori di Francesco Daniele e Claudia Palescandolo.

Da leggere.