“La macchina del tempo” di Herbert George Wells

(1996, Mursia)

Qui parliamo di un romanzo pubblicato per la prima volta nel 1895, lo stesso anno in cui i fratelli Lumière brevettarono il loro cinematografo!

Il suo protagonista, che viene chiamato semplicemente “Il Viaggiatore nel Tempo” costruisce una macchina che gli permette di girovagare nei secoli. E proprio durante una cena con pochi intimi amici, egli racconta dei suoi pellegrinaggi.

Grazie al suo marchingegno è riuscito ad arrivare al 802.701 dopo Cristo. La lotta di classe, che nell’Inghilterra di fine Ottocento cominciava a prendere forma, in quel futuro così lontano si è ferocemente estremizzata…

Oltre a essere un grande romanzo di fantascienza è un bellissimo romanzo politico che fotografa, senza filtri, la società capitalistica di quegli anni.

C’è tanto di questo Wells nello splendido “Metropolis” diretto da Fritz Lang nel 1927.

Da leggere, assolutamente.