“Rent” di Chris Columbus

(USA, 2005)

Chris Columbus firma l’adattamento cinematografico del famoso musical scritto da Jonathan Larson, grande successo di pubblico e critica a Broadway dal 1996.

L’idea nacque agli inizi degli anni Novanta, e partiva da una sorta di rilettura de “La Bohème” di Giacomo Puccini, ambientata nella New York fine anni Ottanta.

Ma nella “grande mela” bohèmien del 1989 dominano due grandi flagelli: l’eroina e l’AIDS, argomenti allora tabù sui palcoscenici ma che invece Larson inserisce in “Rent” senza ipocrisie, assieme all’omosessualità e soprattutto all’omofobia.

Il suo musical in breve tempo diventa il manifesto di una generazione e di un’epoca, grazie anche alle musiche immortali, sempre firmate da Larson.

Ma lo stesso autore non potrà godere neanche di un applauso per la sua opera: la mattina del 25 gennaio 1996, poche ore dopo che si era conclusa l’ultima prova generale, e a poche dalla prima, Jonathan Larson muore per un aneurisma celebrale a soli 36 anni.

La vita a volte è inquietante: sorte simile – oltre incredibilmente al cognome… – a quella di Stieg Larsson scomparso pochi mesi prima che uscisse il suo “Uomini che odiano le donne”, uno dei maggiori successi editoriali planetari degli ultimi anni.

Anche se non amo troppo gli adattamenti cinematografici di musical (“Grease” è l’eccezione che conferma la regola), questo firmato da Columbus – e prodotto anche da Robert De Niro – è godibile fino all’ultimo fotogramma grazie a un cast davvero all’altezza, fra cui spicca la bellissima Rosario Dawson.

Strepitosa e splendida la canzone d’apertura “Seasons of Love”: da ascoltare la mattina come sveglia per iniziare bene la giornata.