“Brittany non si ferma più” di Paul Downs Colaizzo

(USA/Canada, 2019)

Brittany Forgleris (una brava Jillian Bell, nota soprattutto negli Stati Uniti come comica e autrice di vari show televisivi tra cui il mitico “Saturday Night Live”) è una 27enne che vive e lavora a New York.

Sbarca il lunario alla reception di un piccolo cinema/teatro Off Broadway, e vive in affitto dalla sua amica Gretchen (Alice Lee) che, a differenza di lei, ha un certo seguito fra gli uomini e sui social. Ma quando Brittany era arrivata nella Grande Mela, solo qualche anno prima, le premesse erano assai diverse.

Era stata scelta per uno stage presso una delle più rinomate agenzie pubblicitarie della città, ma le sue insicurezze hanno fatto naufragare quella incredibile possibilità e Brittany si è lasciata andare. Così ha imparato ad accontentarsi, rinunciando a molti sogni. Per arginare la tristezza e quell’insopportabile senso di vuoto che inesorabilmente l’ha assalita, Brittany ha iniziato a bere e mangiare senza freno.

Il suo carattere gioviale e accomodante l’ha resa l’amica ideale del sabato sera, quella che con una battuta – spesso su se stessa e sul suo aspetto – fa sempre ridere. Insomma, una compagna ideale per far divertire tutti, tranne se stessa. E più il vuoto aumenta e più Brittany mangia e beve. Fino a un pomeriggio quando il medico dal quale è andata per farsi prescrivere dei sonniferi, non solo si rifiuta di farlo ma le apre gli occhi sulla sua situazione medica. Anche se ha solo 27 anni soffre già di ipertensione e l’obesità rischia di compromettere le sue funzioni vitali nonché le sue capacità motorie.

L’unica soluzione è quella di cambiare stile di vita, alimentazione e, soprattutto, fare quotidianamente del moto. Brittany cade nello sconforto buttandosi disperatamente e ancora più voracemente sul cibo. Mentre è preda di una crisi di pianto alla sua porta bussa Catherine (Michaela Watkins) che fa la fotografa e che ha il suo studio alla porta accanto. Brittany l’ha sempre considerata una ricca viziata arrogante e così rimane stupita e perplessa del suo interesse, anche se alla fine bruscamente la caccia via.

Combattendo strenuamente contro tutte le sue insicurezze e scalando tutti i suoi alibi Brittany inizia a fare footing intorno al palazzo. Dopo le prime devastanti e dolorosissime volte, la ragazza riesce a trovare una certa stabilità e così accetta l’invito di Catherine che fa parte di un gruppo di corsa che si vede regolarmente ogni sabato mattina per fare una mini maratona da pochi chilometri.

Lì Brittany incontra Terrence (Dan Bittner) anche lui un neofita della corsa, che ha deciso di unirsi al gruppo perché suo figlio di pochi anni lo ha preso in giro per il suo fiato corto mentre giocavano. Gli appuntamenti del sabato diventano un punto fisso e irrinunciabile per Brittany che gli altri giorni, compatibilmente col suo lavoro, si allena appena può.

I vestiti iniziano a essere sempre più larghi e la bilancia comincia incredibilmente a tornare indietro così Brittany è sempre più motivata e decisa, e le rinunce di cibo o alcol pesano sempre meno. All’orizzonte si staglia l’evento che ogni corridore sogna: la Maratona di New York; e così Catherine, Terrence e Brittany decidono di parteciparvi insieme.

La tassa d’iscrizione è molto alta e così Brittany decide di fare un secondo lavoro e casualmente trova un posto come dogsitter presso una lussuosa abitazione di Park Avenue. Nelle dodici ore del giorno deve provvedere al cane e alla casa, la notte il suo stesso compito spetta a Jern (Utkarsh Ambudkar) che però, per risparmiare e approfittando della lunga assenza dei proprietari, si è clandestinamente trasferito nella grande casa.

Il drastico cambio di stile di vita così come quello della considerazione che lei ha di se stessa portano inesorabilmente Brittany a dover affrontare il mondo che la circonda non potendo più accettare le persone che si approfittano di lei e delle sue debolezze. Il giorno della maratona si avvicina, ma…

Struggente commedia che ci racconta la piccola storia di una grande ragazza che affronta con coraggio e dolore la parte più oscura di se stessa, e ci riesce grazie anche all’aiuto di amici sinceri e leali. Scritta e diretta da Paul Downs Colaizzo, e prodotta anche da Tobey Maguire, la pellicola ci racconta la vera storia di Brittany O’Neill, che appare nelle sequenze finali.

“Brittany Runs a Marathon”, nel titolo originale, è un ottimo esempio del cinema indipendente statunitense, non a caso premiato al Sundance Film Festival. Consigliato a tutti ma soprattutto a chi, come me, ha scalato impervie montagne e guadato mari sconfinati per trovare se stesso.