“Una squillo per l’ispettore Klute” di Alan J. Pakula

(USA, 1971)

Troppo spesso questo noir è classificato semplicemente come un thriller, ma in realtà è molto di più.

Una straordinaria, bellissima e soprattutto incontenibilmente sensuale Jane Fonda – che per questo ruolo ha vinto non a caso l’Oscar – incarna Bree Daniel, una giovane squillo – che oggi molti chiamerebbero escort – implicata, suo malgrado, nella scomparsa di un ricco uomo d’affari suo cliente.

Per mantenere il riserbo la famiglia assolda l’ex ispettore di polizia Klute (un glaciale Donald Sutherland) che dovrà confrontarsi con un mondo apparentemente luccicante, ma in realtà spietato e crudele.

Grazie anche all’interpretazione di Jane Fonda, il film descrive dolorosamente e senza false ipocrisie la strada che porta una ragazza a prostituirsi – fatta soprattutto di abusi e violenze – e il mondo della prostituzione in generale dove chi si prostituisce viene sfruttato come mero capo di bestiame, in tutti i sensi.

Tosto.

“MASH” di Robert Altman

(USA, 1970)

Durante le riprese di questo capolavoro Donald Sutherland, che allora aveva già un certa notorietà, volle un incontro urgente con il produttore perché profondamente preoccupato per quello a cui stava partecipando: tutto gli sembrava così ridicolo e sconclusionato che una volta nelle sale il film avrebbe certamente compromesso la sua carriera appena decollata.

Più o meno quello che fece Anthony Quinn nel corso delle riprese di “La strada” diretto dal giovane Federico Fellini. E come Quinn, Sutherland si sbagliava: oltre ad incassi clamorosi in tutto il mondo “MASH” (acronimo di “Mobile Army Surgical Hospital”) di Robert Altman vince, fra i numerosi premi, la Palma d’Oro al Festival Cannes e l’Oscar come migliore sceneggiatura non originale scritta da Ring Lardner Jr. (oltre alle candidature come miglior film, migliore attrice non protagonista a Sally Kellerman, miglior regia e miglior montaggio).

L’allora semi sconosciuto Altman, con però aveva già un’ampia esperienza di regista per la televisione, firma uno dei migliori film antimilitaristi della storia, che con un’ironia devastante si prende gioco delle truppe americane durante il conflitto in Corea.

La cosa è ancora più clamorosa se si pensa che nel 1970 gli USA erano nel pieno della drammatica guerra in Vietnam, e con alla Casa Bianca Richard Nixon.

Dato l’enorme successo del film, la 20th Century Fox decide di realizzare una serie televisiva ad esso ispirata, della quale vengono girate ben 11 stagioni.