“Man From Reno” di Dave Boyle

(USA, 2014)

Scritto dallo stesso Dave Boyle – che poi lo dirige – assieme a Joel Clark e Michael Lerman, “Man From Reno” è un grande e cupo noir, che quasi in ogni sequenza omaggia il cinema del maestro immortale Alfred Hitchcock.

Non a caso quindi il film si svolge a San Francisco – città nella quale è ambientato “La donna che visse due volte” – dove arriva in incognito la giovane scrittrice di gialli giapponese Aki.

La ragazza ha abbandonato improvvisamente il tour promozionale del suo ultimo libro, un vero e proprio best seller, per prendersi una pausa e rivedere alcuni suoi amici d’infanzia stabilitisi in città da molti anni.

Aki è una persona solitaria che vive una profonda inquietudine da quando il suo primo libro, quindici anni prima, è divenuto famoso. Così ama passare il tempo sola scrivendo e osservando il resto del genere umano.

Nell’albergo in cui è scesa la ragazza incontra Akira, un suo connazionale, anche lui in viaggio di piacere negli States. La donna è profondamente attratta dall’uomo tanto da passarci una notte insieme, ma nonostante ciò Akira non le racconta nulla della sua vita.

L’unica cosa che Aki riesce a capire, grazie al suo intuito di scrittrice, è che prima di arrivare a San Francisco Akira è stato a Reno. La mattina dopo Akira sparisce nel nulla.

Nella contea di San Marco, non lontano dalla baia di San Francisco, lo sceriffo Paul Del Moral investe casualmente un uomo che, perso nella nebbia, aveva abbandonato l’auto per cercare aiuto.

Dai tratti somatici sembrerebbe proprio un giapponese. L’uomo, privo di conoscenza, viene immediatamente ricoverato nell’ospedale della zona dove i medici deducono che prima dell’investimento era stato violentemente picchiato. Prima che Del Moral possa interrogarlo però, senza che nessuno se ne accorga, il ferito lascia l’ospedale.

E siamo solo all’inizio…

Oltre che un omaggio al maestro del brivido Hitchcock, questo film è cinema nel cinema, e ci racconta la parte morbosa che esiste in ogni scrittore, sceneggiatore, fotografo o regista.