“Breakfast Club” di John Hughes

(USA, 1985)

Per prima cosa prendi quello che usi per sentire la musica e metti “Don’t You (Forget About Me)” dei Simple Minds …fatto?

Bene, adesso possiamo cominciare: questo piccolo film – nel senso di produzione a basso costo – con allora cinque giovani protagonisti non troppo conosciuti e girato quasi interamente dentro una scuola, è una delle più significative fotografie dei teenager dei famigerati anni Ottanta.

Cinque studenti – cinque stereotipi classici di adolescenti americani: il secchione, il quarterback della squadra della scuola, la più carina, la più sfigata e l’aggressivo introverso – si ritrovano a dover passare tutto il sabato pomeriggio insieme per scontare cinque diverse punizioni.

Il preside, che li sorveglia dal proprio studio, gli assegna un tema da svolgere: “Chi sono io?”. Ma nessuno ha voglia di scrivere e così i cinque preferiscono parlare.

Alla fine della giornata ognuno di loro avrà compiuto un lungo e profondo viaggio dentro se stesso…

Un manifesto intimista di una generazione che ha rischiato di annegare per cercare se stessa e che – come la Settimana Enigmistica! – vanta da anni innumerevoli imitazioni, richiami e citazioni sia nella musica che nel cinema.

Un esempio recente è il “Noi siamo infinito”di Stephen Chbosky (che, guarda un po’, nel 1985 aveva 15 anni).

Adesso puoi alzare il volume e sentire al meglio la canzone scritta appositamente per il film e interpretata magistralmente dai Simple Minds!