“Le storie degli altri” di Anne Tyler

(2011, TEA)

Barnaby Gaitlin ama osservare le cose e soprattutto le persone.

Osservare a volte può essere pericoloso, ma alla fine è più semplice e pratico che confrontarsi faccia a faccia. Per Barnaby la parola fiducia ha un significato pesante e doloroso, ma nonostante ciò fa un lavoro in cui la fiducia è tutto.

E’ uno dei migliori impiegati della “Due braccia per te”, una piccola società che offre ausilio fisico a persone anziane: dal fare l’albero di Natale a spostare mobili, dall’accompagnare il cliente al supermercato a riordinare la spesa in frigo.

Sembra un lavoro molto modesto, ma Barnaby le sue soddisfazioni se le prende, anche se è un Gaitlin, uno dei cognomi più importanti della città…

Struggente e intimista “Le storie degli altri” emoziona, e neanche poco. Anne Tyler ci regala uno dei romanzi più belli e crepuscolari degli ultimi anni. In una società fatta di contatti e incontri, Tyler ci racconta in maniera sublime la storia di un personaggio che vive di riflesso delle storie degli altri. E lo fa per nascondersi ed evitare il vero confronto che, nella sua di storia, è stato spesso molto doloroso.

Un grande romanzo, da leggere.