“La valle dell’Eden” di John Steinbeck

(Bompiani, 2014)

John Steinbeck nel 1952, quando è già uno scrittore e sceneggiatore di successo, pubblica quello che egli stesso considera il suo romanzo “definitivo”, come ammette in un’intervista: “Penso che tutto ciò che ho scritto è stato, in qualche modo, di preparazione a questo”.

Il libro è dedicato ai suoi figli, che in quegli anni sono ancora molto piccoli, perché il desiderio di Steinbeck è quello di condividere con loro quello che Salinas e la sua valle rappresentarono per la sua infanzia.

Non è un caso perciò che il romanzo narri la storia di due famiglie che si incrociano nella valle di Salinas, i Trask e gli Hamilton, e proprio un’appartenente a quest’ultima, Olive – che nel romanzo ha una parte secondaria – è la vera madre dello scrittore. Lo stesso “John Steinbeck” è poi il narratore ufficiale delle vicende che vivono le due famiglie dagli inizi dell’Ottocento alla fine della Prima Guerra Mondiale.

Assistiamo alla calata delle fondamenta della società di quella nazione che nel Secolo Breve sarebbe diventata una delle super potenze planetarie. Una società formata dallo scontro e incontro di culture e usanze molto differenti, spesso dure e senza mezzi termini, che si sono sviluppate grazie anche alla geografia di un Paese dagli immensi confini. Usanze e culture diverse che però, volenti o nolenti, devono fare riferimento soprattutto ad una cosa.

Così a partire dal titolo questo libro, come molti altri di Steinbeck, affonda le sue radici nella Bibbia. “East of Eden”, il titolo originale, è preso dal Libro della Genesi: “Caino si allontanò dal Signore e abitò nel paese di Nod, a oriente di Eden” (IV, 16). La stessa cosa vale per il personaggio femminile più rilevante e affascinante del romanzo, Cathy Ames, che lo stesso Steinbeck descrive come la: “personificazione di Eva, di Lilith e del serpente messi insieme“.

Attraverso i Trask e gli Hamilton comprendiamo affondo l’anima di una Paese e di un popolo che ancora oggi, in ogni singola stanza di ogni singolo albergo o motel sul proprio intero territorio, nel cassetto del comodino tiene una copia della Bibbia.

Un immortale caposaldo della letteratura mondiale del Novecento.

Nel 1955 Elia Kazan dirige “La valle d’Eden”, memorabile adattamento cinematografico del romanzo con l’indimenticabile James Dean.

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