“Non rimpiango la mia giovinezza” di Akira Kurosawa

(Giappone, 1946)

Com’è vivere una vita senza rimpianti? Secondo Ryukichi Noge, uno dei protagonisti di questo film giovanile del maestro Akira Kurosawa, è essere disposti a tutto per difendere la libertà del proprio Paese.

Giappone, 1933. All’Università Imperiale di Kyoto sono famose le lezioni liberali del professor Yagihara. Fra gli studenti che frequentano la sua casa ci sono Noge e Itokawa, due ragazzi che hanno caratteri opposti. Il primo è impulsivo e dichiaratamente di sinistra, mentre il secondo è più riflessivo e moderato. I due sono comunque attratti da Yukie, figlia unica del professore e loro coetanea.

Quando le truppe imperiali nipponiche invadono la Manciuria, gli studenti dell’Università organizzano un’imponente manifestazione contro il proprio Governo. Tra i docenti più attivi contro l’atteggiamento fascista del Giappone c’è Yagihara, che per questo viene rimosso dalla sua cattedra. Durante gli scontri con le Forze dell’Ordine, Noge viene arrestato mentre Itokawa, grazie alla sua moderazione, non solo termina gli studi ma diventa anche procuratore del Governo. Una sera, a cena dagli Yagihara, Itokawa rivela che dopo quattro anni Noge è finalmente uscito di prigione e al momento è a Tokyo dove conduce una vita pacifica e ordinaria: la detenzione lo ha “finalmente” convertito.

Yukie, da sempre attratta da Noge, parte per la città in cerca del ragazzo incredula del suo cambiamento. Infatti, rintracciatolo, scopre che l’uomo conduce una pericolosissima doppia vita: è in contatto con l’U.R.S.S. per tentare si fermare la deriva nazista e fascista verso la quale il suo Paese sta andando, ed evitare in ogni modo un possibile e catastrifico conflitto mondiale. I due si sposano ma Noge lascia fuori dalla sua attività clandestina la moglie.

Una notte però la Polizia irrompe nella loro casa arrestandoli e separandoli. Yukie viene interrogata e torturata, ma non fornisce alcuna informazione ai suoi aguzzini. Il giorno del bombardamento giapponese di Pearl Harbour la donna, grazie all’intervento di Itokawa, viene liberata. Ad aspettarla fuori dal carcere ci sono i suoi genitori che chiedono allo stesso Itokawa notizie di Noge. Il procuratore del Governo rivela agli Yagihara che il marito di Yukie è morto la sera precedente.

La guerra si consuma tragicamente, mentre Yukie è prostrata dal dolore. L’unica cosa che si sente di fare è portare le ceneri del marito ai suoi genitori, due umili contadini residenti in una delle prefetture più povere del Giappone. Se il suocero la rifiuta, la madre di Noge l’accoglie con cortesia invitandola però ad andarsene subito perché loro due sono ormai additati e maltrattati da tutta la cittadina per essere i genitori di una spia. Yukie si oppone e decide di rimanere per dare una mano lavorando nelle risaie, lavoro che per la vergogna e le vessazioni continue deve essere fatto di notte. Ma la determinazione granitica di Yukie…

Ispirata alla vera vicenda che vide protagonista il professor Takikawa e il suo allievo Hidemi Ozaki (unico giapponese impiccato dal proprio Governo durante la Seconda Guerra Mondiale), questa pellicola già ci mostra le grandi doti narrative e soprattutto visive di Kurosawa.

Con chiari riferimenti all’Espressionismo tedesco di Fritz Lang e alla “drammaturgia della forma” di Sergej Michajlovič Ėjzenštejn, Kurosawa ci racconta una storia di amore e di onore in uno degli anni più difficili nella storia del suo Paese che, straziato dalla tragedia della guerra, tenta di risollevarsi.

Nel dvd la qualità del filmato – per ragioni storiche – non è ottimale, e il doppiaggio presente è quello recente perché quest’opera non fu distribuita in Italia. Il titolo in italiano che appare all’inizio è “Nessun rimpianto per la nostra giovinezza”. Negli extra è possibile ripercorrere una sintetica biografia del grande cineasta giapponese assieme a quelle di alcuni degli interpreti del film.

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